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Nasce la Rete delle città di carta: decine di Comuni firmano ad Assisi il manifesto per territori e sostenibilità

L’iniziativa è promossa da Comieco in collaborazione con la Fondazione Symbola. È stata presentata nell’ambito della manifestazione culturale “Il Cortile di Francesco” e la sfida, come si legge nel testo firmato dagli amministratori, è quella di trasformare ogni paese «in un laboratorio di innovazione ambientale, un centro di eccellenza per la raccolta differenziata, hub di formazione e sensibilizzazione ed esempio concreto di rigenerazione territoriale»
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In Italia nel 2024 sono state raccolte 3,8 milioni di tonnellate di carta, con un aumento di oltre 130mila tonnellate rispetto all’anno precedente. Con un tasso di riciclo del 92,5&, il nostro Paese ha consolidato e superato l’obiettivo Ue al 2030 (pari all’85%) e si conferma tra gli Stati leader in Europa per il recupero degli imballaggi in carta e cartone. Non solo: a fronte dei 5 milioni di tonnellate di imballaggi cellulosici immessi al consumo, nel 2024 ne sono state riciclate 4,6 milioni. La media pro-capite nazionale è pari a 65,4 kg di carta e cartone raccolti per ogni abitante. Se tutto ciò è stato comunicato lo scorso luglio da Comieco con il 30° rapporto annuale contenente anche dei focus su scala regionale, oggi dal Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica arriva un’altra notizia: insieme alla Fondazione Symbola è stata lanciata un’iniziativa per valorizzare territori, sostenibilità e storia industriale della carta.

La novità è la nascita della Rete delle città di carta: un gruppo di Comuni uniti dalla raccolta differenziata e dal riciclo della carta, che si impegna a promuovere le attività, l’economia e la storia industriale connesse a questo materiale. Si tratta di un’alleanza di paesi e città che punta a promuovere un settore nel quale l’Italia registra i primati sopra richiamati.

Promossa da Comieco in collaborazione con Fondazione Symbola, la Rete nasce anche con il sostegno di Federazione Carta e Grafica e Unirima. È stata presentata oggi nell’ambito della manifestazione culturale “Il Cortile di Francesco”, presso il Sacro Convento di Assisi, dove i Comuni aderenti si sono incontrati per sottoscrivere il manifesto della Rete delle città di carta. La sfida, come si legge nel testo firmato dagli amministratori, è quella di trasformare ogni paese, ogni territorio «in un laboratorio di innovazione ambientale, un centro di eccellenza per la raccolta differenziata, hub di formazione e sensibilizzazione ed esempio concreto di rigenerazione territoriale».

Assisi e la rassegna dedicata a San Francesco sono un contesto particolarmente significativo rispetto ai temi dell’ambiente, considerato che quest’anno si celebrano anche i primi dieci anni della “Laudato Si’”, l’enciclica di Papa Francesco dedicata alla salvaguardia della Terra. E il 18 settembre è un giorno che ha una valenza specifica: c’è infatti al vaglio del Parlamento una proposta di legge per istituire il 18 settembre la Giornata nazionale del Riciclo della Carta, che è stata depositata in commissione Ambiente e presentata alla Camera dei deputati lo scorso marzo.

Realtà diverse che partendo dalla raccolta differenziata e riciclo della carta si uniscono per creare valore e un beneficio che torna direttamente alle comunità, è questo il senso della rete delle città di carta – ha detto Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco -. Come dimostra l’esperienza quarantennale di Comieco nel settore della raccolta differenziata, che ha consentito di riconoscere nella carta un importante valore per i territori in chiave economica ed ambientale, questo impegno si traduce in un dividendo relazionale. Basti pensare che per ogni euro investito nella filiera se ne attivano sette. Attraverso la rete delle città della carta collaboreremo con i comuni per valorizzare, accanto all'eccellenza del riciclo, anche il patrimonio culturale, economico e paesaggistico che caratterizza i nostri territori. È un approccio integrato che riconosce come l'economia circolare della carta non sia solo una questione ambientale, ma rappresenti un'opportunità di sviluppo sostenibile che abbraccia l'identità e le peculiarità di ogni territorio».

Per Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, «la Rete delle Città di Carta promossa da Comieco in collaborazione con Fondazione Symbola riunisce i Comuni che sanno che carta e cartone sono un patrimonio culturale, ambientale ed economico per i propri territori. L’Italia può dare un contributo importante alla sfida alla crisi in tanti settori in cui è già protagonista, a partire dall’economia circolare. Come ricorda Symbola siamo il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 91,6% con una incidenza quasi il doppio rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei: risparmiamo così 16,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e circa 55 milioni di tonnellate di CO₂ equivalenti. L’efficienza e le rinnovabili sono il cuore della transizione verde e del futuro. La carenza di materie prime ci ha spinto ad utilizzare quella fonte di energia rinnovabile e non inquinante che è l’intelligenza umana. Abbiamo così costruito un sistema più efficiente: i rottami di Brescia, gli stracci di Prato, le cartiere della Lucchesia non sono figli di un obbligo burocratico ma la risposta alla carenza di materie prime. Partendo da un cuore antico la carta ha compiuto in questi decenni grandi passi in avanti. L’iniziativa avviata da Comieco e Fondazione Symbola sarà anche l’occasione per valorizzare storie e talenti di territori che danno forza alle nostre comunità e alla nostra economia».

 

Redazione Greenreport

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