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Ultime news da "Green economy"

24 Giu, 2019
Domani a Siena i premi di “Ambiente in Comune” e la presentazione del protocollo d’intesa “Urban agenda per l’economia circolare”
Non è possibile accelerare sulla strada dello sviluppo sostenibile senza neanche sapere qual è il punto di partenza per un territorio, quali sono le migliori pratiche da poter replicare e i progetti in campo: per questo quando domani si concluderà ufficialmente la prima edizione di “Ambiente in Comune”, il concorso rivolto ai Comuni dell’Ato Sud ideato da Sei Toscana – il gestore unico dei servizi di igiene urbana sul territorio –, non ci sarà solo la premiazione dei vincitori ma un’analisi a tutto tondo dei progetti presentati, dell’approccio all’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile e del…

24 Giu, 2019
Il CoSviG ha presentato alla comunità geotermica in Olanda il modello di sviluppo delle aree geotermiche toscane come best practice per l’impiego della geotermia in modo sostenibile
L’Aia, nei Paesi bassi, è una città-simbolo per rappresentare come la geotermia possa rappresentare un perfetto esempio di energia rinnovabile fondamentale per traghettare la nostra società fuori dell’era dei combustibili fossili: pur essendo la patria di Shell, ovvero una delle più importanti multinazionali di settore, la città ha ufficializzato l’obiettivo di diventare carbon-neutral entro il 2040, facendo leva proprio sulla geotermia come alternativa accessibile per soddisfare la domanda di calore  del paese. Non a caso il Consiglio europeo per l’energia geotermica (Egec) ha organizzato ne…

21 Giu, 2019
Atteso per fine aprile, se ne sono perse le tracce. Rossi e Fratoni: «Riconvocarlo al più presto»
Il decreto Fer 1 elaborato dal Governo per incentivare la produzione di energia elettrica da rinnovabili ha ricevuto il via libera dalla Commissione Ue in quanto conforme alla normativa europea sugli aiuti di stato, e dunque potrà proseguire il suo iter: per la prima volta senza il contributo della geotermia però, esclusa dal Governo e in attesa del nebuloso Fer 2 che ancora non si intravede all’orizzonte. Per tornare a dare una prospettiva di sviluppo sostenibile al comparto il Mise ha acconsentito lo scorso 27 marzo a mettere in piedi un tavolo tecnico di confronto sul tema col territorio…

21 Giu, 2019
«Anche se non è possibile escludere del tutto impatti sulla salute pubblica, è probabile che gli inceneritori moderni e ben regolati abbiano un impatto molto piccolo, se non addirittura impercettibile, sulle persone che vivono nelle vicinanze»
Se gli impianti di trattamento e/o valorizzazione dei rifiuti sono sempre più visti in Italia come il problema e non la soluzione alla gestione degli scarti che produciamo – li riguarda il 35,9% dei casi Nimby o Nimto registrati nel Paese –, c’è una categoria che spicca sulle altre: gli inceneritori, anche se con recupero energetico (termovalorizzatori). Percepiti come una fonte emissiva altamente inquinante e come contrari ai principi dell’economia circolare – nonostante la Corte Ue abbia recentemente ricordato la loro legittima presenza nella gerarchia per la gestione dei rifiuti –, sono tr…

21 Giu, 2019
La "visione bucolica" non regge più: «In sostanza parlare di economia circolare significa in primo luogo parlare di una maggiore industrializzazione, una maggiore presenza di impianti di gestione rifiuti nei nostri territori»
L'economia circolare piace, parlarne va di moda, ma quando si tratta di passare dalla teoria alla pratica è straniante notare che in Italia gli impianti necessari a gestire in sicurezza e/o valorizzare i rifiuti prodotti dagli italiani sono sempre più spesso oggetto di contestazioni: li riguarda il 35,9% dei casi Nimby (o Nimto, perché in testa alla proteste trovare politici e amministratori è una costante) registrati due anni fa, dove si fermano i dati più aggiornati disponibili. Dati dietro al quale un contesto di generalizzata sfiducia verso imprese e istituzioni si incrocia a quello di un…

20 Giu, 2019
Oggi a Firenze Cispel ha presentato un programma industriale con impegni più sfidanti rispetto a quelli definiti dall’Ue e dal Prb toscano in vigore, ma per realizzarlo occorre un atto di responsabilità collettivo e certezze sulla localizzazione degli impianti. Compresi quelli necessari a gestire gli scarti che comunque rimarranno: 600mila tonnellate al 2030
I dati più aggiornati disponibili mostrano che la Toscana produce 12,7 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, tra speciali (10,5 mln t/anno) e urbani (2,2 mln t/anno), due compartimenti tutt’altro che stagni; basti pensare che circa la metà dei rifiuti urbani è composta dall’assimilazione degli speciali, rafforzando la necessità di un approccio complessivo al problema. La soluzione sta nell’economia circolare, un modello economico improntato all’efficienza dove alla fine i rifiuti vengono comunque prodotti – non c’è processo industriale o di consumo che non comporti scarti – ma gestiti se…

20 Giu, 2019
L’azienda di Rosignano Marittimo è una delle più importanti realtà toscane attive nell’economia circolare: c’è tempo fino al 31 luglio per partecipare alla selezione
Rea Impianti, la società al 100% del Comune di Rosignano Marittimo che si occupa della gestione del polo impiantistico di Scapigliato, è alla ricerca di un nuovo responsabile dell’area tecnica in una fase d’importanti innovazioni. Già nel 2018 i conferimenti in discarica sono diminuiti del 20%, e continueranno a calare progressivamente. Nel mentre l’azienda – che è stata definita «un esempio di sistema virtuoso» dalla Commissione regionale d’inchiesta sui rifiuti – ha firmato con il distretto conciario di Santa Croce il primo “patto sull’economia circolare” siglato in Toscana con il patrocini…

19 Giu, 2019
Le aziende toscane, con il supporto del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Firenze, propongono un orizzonte per i prossimi 10 anni
L'economia circolare, ovvero un modello economico in cui il valore dei materiali viene il più possibile mantenuto o recuperato, e dove gli scarti sono ridotti al minimo e gestiti secondo logica di sostenibilità e prossimità, è il mantra del momento: piace a tutti, eppure in Italia è al palo o sta arretrando ormai dal 2014. Uno stallo che è particolarmente evidente nell’ultimo ma fondamentale anello della catena, quello che necessita una filiera di impianti industriali sul territorio per gestire e valorizzare i nostri scarti, frenato da una normativa miope quanto da una percezione pubblica fra…