Deposito cauzionale su bottiglie di plastica e lattine: il Pd presenta una proposta di legge
È stata presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge che introduce un sistema di deposito cauzionale, in linea con il “deposit return system” (Drs) adottato in diversi Paesi europei, per gli imballaggi per bevande monouso in plastica e metallo. Un sistema, viene sottolineato, che è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di raccolta del 90% previsto dalle regole comunitarie. A illustrare in una conferenza stampa a Montecitorio senso e finalità dell’iniziativa sono state le deputate del Pd Silvia Roggiani ed Eleonora Evi, il direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini, e il coordinatore della campagna ‘A buon rendere’ Enzo Favoino.
Il sistema di deposito cauzionale, già adottato con successo in 18 Paesi europei, viene spiegato, prevede che su ogni contenitore per bevande (bottiglia o lattina) sia aggiunto un piccolo deposito al momento dell’acquisto, deposito che viene rimborsato nella sua totalità al momento del conferimento dell’imballaggio vuoto presso un punto di raccolta. In questo modo si massimizza la raccolta selettiva e il riciclo delle bottiglie in plastica e delle lattine, riducendo in modo significativo la loro dispersione nell’ambiente e al contempo assicurando un riciclo di alta qualità.
«In Italia ogni anno si disperdono 8 miliardi di bottiglie e lattine - ha dichiarato la deputata del Pd Silvia Roggiani, prima firmataria del provvedimento - Oggi un terzo delle bottiglie sfugge ai circuiti della raccolta differenziata, rendendo il nostro Paese uno dei maggiori responsabili dello sversamento di plastica in mare. Per questo pensiamo sia necessario introdurre anche in Italia un sistema di deposito cauzionale per gli imballaggi per bevande monouso in plastica e metallo. In Europa esistono esperienze di grande successo su questa modello e il caso della Germania, che ha raggiunto il 98% di tasso di riciclo, dimostra l’efficacia della misura contenuta in questa proposta di legge».
L’iniziativa arriva tra l’altro nel momento in cui nel nostro Paese si sta registrando una grave crisi del comparto del riciclo e ora anche della raccolta dei rifiuti plastici. Secondo il Ps, alla luce dell’inquinamento da materie plastiche che soffoca il pianeta, «è inaccettabile che in Italia la plastica vergine sia ancora attrattiva e più economica di quella riciclata mentre non si riesce ancora a sostenere concretamente il mercato di quest'ultima». Davanti a questa emergenza gli esponenti del Pd auspicano che governo e maggioranza non lascino cadere una proposta di buon senso che «trova di giorno in giorno sempre più numerosi nuovi sostenitori nella società civile e nel mondo del riciclo». È urgente discuterla quanto prima, è il messaggio per «dare soluzioni concrete al settore del riciclo delle materie plastiche».
Spiega la deputata Pd Evi: «Perché presentiamo questa proposta di legge? Per due motivazioni principali. La prima, perché in questo momento gli impianti di riciclo si sono fermati e questo rischia di tradursi in un possibile danno enorme al mercato delle materie riciclate. In secondo luogo perché continuiamo a versare in mare migliaia di tonnellate di bottiglie di plastica. Questo ovviamente è inaccettabile e abbiamo bisogno di strumenti efficaci per intercettare questo materiale e recuperarlo e riciclarlo».