Contro l’abbandono rifiuti a Prato entrano in azione anche i droni
Con una raccolta differenziata oltre il 70% (dato certificato da Arrr per il 2023), Prato è più virtuosa della media toscana, e per lottare contro i pochi incivili che danneggiano il decoro della città – si pensi in particolare agli scarti tessili – stanno adesso per entrare in azione anche i droni.
La partecipata interamente pubblica Estra e la Procura della Repubblica di Prato hanno infatti siglato oggi un protocollo d’intesa che dà il via all’innovativo progetto sperimentale di videosorveglianza aerea, pensato per supportare le attività investigative di Polizia giudiziaria.
Il progetto, ideato e realizzato da Estra in collaborazione con la società Montebianco Building Fly – azienda pratese specializzata nello sviluppo di droni –, vedrà la prima fase di sperimentazione articolarsi nella durata di un mese, con avvio previsto entro le prossime settimane, e interesserà il territorio provinciale.
Su richiesta della Procura, il protocollo d’intesa si inserisce nell’ambito delle attività di indagine coordinate dall’Autorità giudiziaria e affidate al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) di Prato e al Nucleo Operativo Ecologico di Firenze (NOE) dell’Arma dei Carabinieri.
«Siamo orgogliosi che la Procura abbia deciso di avvalersi delle competenze tecnologiche di Estra per questo progetto – dichiara l’amministratore delegato di Estra, Nicola Ciolini – La collaborazione tra istituzioni e imprese riveste un ruolo decisivo nell’affrontare fenomeni complessi come l’abbandono illecito dei rifiuti, che continua a incidere in modo significativo sul territorio pratese. Sarà per noi l'occasione per testare le tecnologie cui stiamo lavorando. Questo protocollo d’intesa offre l’occasione per mettere in campo strumenti nuovi e potenzialmente utili alle attività investigative, valorizzando la sinergia con la Procura della Repubblica e con la Polizia Giudiziaria. Per Estra, partecipare a iniziative come questa significa confermare il proprio impegno verso i territori in cui operiamo e contribuire, attraverso competenze e tecnologie, alla tutela dell’ambiente e al sostegno delle comunità».
L’operazione prevede l’utilizzo di quattro droni – uno dei quali dotato di termocamera a infrarossi – e l’allestimento di una stazione mobile di comando con sistemi di monitoraggio in tempo reale, per garantire un’attività di osservazione in orario notturno. La dotazione tecnologica è progettata per consentire l’acquisizione di immagini e video utili all’individuazione di veicoli e soggetti coinvolti nell’abbandono illecito dei rifiuti, superando le criticità riscontrate con i sistemi di videosorveglianza tradizionali.