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Alta Scuola di Turismo Ambientale nell'Appennino Tosco Emiliano, una settimana di teoria e pratica

 |  Natura e biodiversità

Oggi a  Castelnovo ne’ Monti, tra la Pietra di Bismantova e i Gessi Triassici della valle del Secchi, nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, ha preso il via la quarta edizione dell’Alta Scuola di Turismo Ambientale (Asta), una settimana dedicata allo studio ed alla promozione del turismo ambientale nelle politiche per l’appennino, grande risorsa per il futuro dei territori capace di legare protezione dell'ambiente e sviluppo economico, oltre che cardine fondamentale per invertire la tendenza dello spopolamento della montagna.

La base logistica del corso è l’agriturismo gestito dalla cooperativa sociale il Ginepro, che opera per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Sebastiano Venneri, presidente di Vivilitalia, spiega che «“Per i partecipanti ad Asta abbiamo selezionato le migliori esperienze italiane nel campo turistico ed ambientale, raccontate dalla viva voce dei protagonisti  Si tratta di un’esperienza unica nel nostro Paese che mette a disposizione dei partecipanti un’offerta formativa di livello in un settore, quello del turismo ambientale, di grande prospettiva occupazionale».

Sono in programma uscite ed escursioni in loco, occasioni per conoscere in prima persona i luoghi, le persone e gli altri elementi che caratterizzano un territorio come quello del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano. Le esperienze diventeranno la base per una rielaborazione teorica e le docenze in aula permetteranno di affrontare i temi legati alla governance dei territori e della costruzione e promo-commercializzazione dei prodotti di turismo ambientale legando in questo modo l’esperienza alla teoria e viceversa.

Il corso Asta sarà chiuso la mattina del 18 aprile da una tavola rotonda alla quale parteciperà anche il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.