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Riceviamo e pubblichiamo

Anche la Lipu contro il sindaco di Pisa, in difesa del Parco di San Rossore

«Auspichiamo che i vari enti e amministrazioni cooperino tra loro per rafforzare ancora di più la promozione e la conoscenza del territorio dell'area protetta»
 |  Natura e biodiversità

La crisi pandemica che ha colpito tutti/e, ha suggerito al mondo intero di cogliere l'occasione per ripensare i propri stili di vita, i grandi sistemi produttivi, di trasporto e, più in generale, una ridefinizione delle priorità, sia a livello individuale che come società, come comunità di persone.

Il Covid ha mostrato i limiti dell'attuale sistema in cui viviamo: un sistema che senza sosta erode e degrada la Natura, disconoscendone i suoi gratuiti e fondamentali servizi che vanno a beneficio di tutte le comunità del mondo.

La Lipu, come associazione ambientalista operante sul territorio, si trova purtroppo ancora una volta delusa dall’atteggiamento e dalle dichiarazioni dell'amministrazione locale, che non teme di definire il Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli addirittura un “corpo estraneo” e “un freno allo sviluppo”.

Le associazioni e le comunità che nel Parco e per il Parco vivono e lavorano, conoscono bene il valore dei molteplici ambienti naturali dal valore inestimabile e unico, che non hanno eguali in tutta Italia e sono arrivati sino a noi solamente grazie alle misure di conservazione dell'area protetta. La storia che ha portato all'istituzione del Parco, ormai più di 40 anni fa, la conosciamo tutti/e, compreso il Sindaco Conti, ed ha visto sostituire una prima gestione come Consorzio di enti locali con la necessaria fondazione di un Parco come ente autonomo, posto a tutela del territorio e dei suoi obiettivi, come protezione dalle pressioni edificatorie e privatizzatrici dello spazio pubblico.

Quello che auspichiamo come associazione e come comunità è che i vari Enti e Amministrazioni cooperino tra loro per rafforzare ancora di più la promozione e la conoscenza del territorio dell'area protetta: cartellonistica efficace, sentieri ben segnati, centri visita in ogni Tenuta, stabilimenti balneari sostenibili, rispettosi del delicato ambiente dunale, visite guidate ed educazione ambientale capillare sul territorio, mobilità alternativa, "dolce" e pubblica; puntando ad integrare la conservazione del patrimonio naturale col tessuto economico del territorio, in ambito agricolo e turistico, tenendo saldi i principi di sostenibilità. Principi che devono essere fatti uscire dal Parco per ispirare buoni atteggiamenti e stili di vita e non venire assediati e rinchiusi al suo interno.

Mentre si prende coscienza che non è più possibile demandare al futuro l’azione necessaria ad un cambio di paradigma, ci troviamo ancora una volta a dover difendere il Parco, la natura, la storia e l'economia vissuti da una comunità, da una visione ristretta che è causa del problema, non certo una soluzione.

di Lipu Pisa

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.