Skip to main content

G7, uno sciame di droni di Greenpeace chiede ai leader mondiali di agire per proteggere il pianeta (VIDEO)

Spettacolare video: “ACT NOW”, basta obiettivi vaghi e promesse. Subito stop ai combustibili fossili e sì al 30% di terra e oceani protetti
 |  Natura e biodiversità

Nel nuovo spot di Greenpeace UK, uno sciame di animali iconici, realizzati con 300 droni luminosi, corre attraverso la Cornovaglia e la voce narrante di un bambino chiede ai leader mondiali riuniti oggi al vertice G7 di agire per proteggere il pianeta e i suoi abitanti: «Spero che non sia troppo tardi, spero che gli adulti si sveglino».

Lo sciame di droni, il più grande mai realizzato nel Regno Unito, crea immagini spettacolari di tartarughe, balene e tigri luminose, per poi unirsi alla fine del video per formare la scritta “ACT NOW”.

Greenpeace sta chiedendo ai leader di 7 delle più grandi economie mondiali e dell'Ue di «Aumentare le loro ambizioni per affrontare la crisi del pianeta e della natura e di intraprendere azioni significative per fermare la devastazione che stanno causando.

Ariana Densham, della campagna clima di Greenpeace UK,ha detto che «Questo film è una bella fusione di arte, attivismo e tecnologia all'avanguardia, ma il suo messaggio è semplice. I leader mondiali devono agire ora se vogliamo affrontare la crisi climatica e naturale. Il G7 non può essere un altro esercizio di definizione degli obiettivi che si traduce solo in tempo sprecato, politici che si battono il petto e  vuote promesse che potrebbero anche essere scritte sulla sabbia di Carbis Bay Beach. Servono impegni coraggiosi ma devono anche essere attuati con urgenza. I leader mondiali hanno il potere di affrontare le crisi crescenti e interconnesse che abbiamo di fronte, ma solo se agiscono adesso».

Gli attivisti chiedono ai governi del G7 di guidare una ripresa globale verde post-pandemia per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5° C e per evitare gli impatti più devastanti della crisi climatica. Secondo Greenpeace UK, «Questo include un divieto immediato di tutti i nuovi progetti di combustibili fossili e una strategia per porre fine del tutto all'utilizzo di combustibili fossili, con un adeguato supporto per i lavoratori e le comunità per la transizione verso lavori nelle industrie verdi, come le energie rinnovabili e l'efficienza energetica. La ripresa deve anche creare nuovi posti di lavoro verdi, affrontare le disuguaglianze e garantire che il vaccino per il Covid sia distribuito equamente».

Gli ambientalisti ricordano ai potenti del G7 che devono pagare e aumentare i 100 miliardi di dollari all'anno in finanziamenti per il clima promessi ai Paesi più colpiti dalla crisi climatica, ma anche cancellare tutto il debito per il Sud del mondo e onorare i loro impegni per l’aiuto internazionale.

Infine, Greenpeace chiede che «Tutti i leader si impegnino a proteggere con forza almeno il 30% della terra e del mare entro il 2030, rispettando i diritti delle popolazioni indigene e delle comunità locali che dipendono da loro, con obiettivi giuridicamente vincolanti nel diritto nazionale e internazionale, per iniziare a invertire il declino della natura entro il 2030. Questo dovrebbe iniziare ora con un'azione immediata per fermare la deforestazione».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.