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Riceviamo e pubblichiamo

La Regione Toscana approva il nuovo calendario venatorio, ma il Wwf annuncia battaglia legale

«Non bastano due sentenze del Tar sui due precedenti calendari venatori: la Regione Toscana riapre di nuovo la caccia a specie dichiarate in declino e da tutelare da parte di Ue e ministero»
 |  Natura e biodiversità

Incredibile ma vero. Due specie dichiarate dall’Unione europea in grave declino e pertanto necessitanti di tutela; il Ministero che chiede alle Regioni di escluderle dai calendari venatori; il Tar della Toscana che per ben due volte (a seguito di ricorso presentato da Wwf, Lipu, Enpa e Lav) annulla i provvedimenti con cui la Regione Toscana ne aveva comunque permesso la caccia negli ultimi due anni; sembrava che potesse essere finita qui e invece non lo è.

La Giunta regionale della Toscana ha infatti in questi giorni di nuovo approvato il prelievo venatorio di queste specie (Moriglione e Pavoncella), evidenziando come anteponga le richieste dei cacciatori a quelle dell’Unione europea e alle sentenze del Tar. Purtroppo questa è la realtà che abbiamo di fronte.

La cattiva fede che sta alla base del provvedimento è resa evidente anche dalle sue modalità. Per la evidente insostenibilità della scelta, il prelievo venatorio di queste due specie non è stato quest’anno inserito nel contesto del complessivo calendario venatorio (per evitare che un ricorso lo potesse bloccare), ma in un provvedimento specifico a parte, anzi in due provvedimenti specifici a parte.

La Giunta regionale ha infatti approvato due separate delibere con cui riapre la caccia rispettivamente e singolarmente ad ognuna delle due specie. In questo modo le Associazioni ambientaliste dovranno fare non un ricorso (già il terzo sullo stesso tema, con entrambi i precedenti già vinti) ma due ricorsi.

La battaglia delle associazioni ambientaliste non si ferma certo qui e proseguirà al Tar ed in tutte le sedi idonee e possibili per poter fermare una gestione della fauna selvatica che calpesta la scienza, le istituzioni nazionali e sovranazionali, e l’interesse di tutti i cittadini che è quello della tutela della fauna selvatica, patrimonio di tutti noi.

di Roberto Marini* e Guido Scoccianti**

*delegato regionale del Wwf per la Toscana, **referente Gdl Biodiversità 2030 Wwf Toscana

Redazione Greenreport

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