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«Anche in Amazzonia si sta consumando una guerra, quella contro i popoli indigeni e la foresta»

Il leader indigeno Adriano Karipuna in visita al Parco delle foreste casentinesi

Sani: «Una valorizzazione economica conservativa ha benefici maggiori e più distribuiti nel tempo dello sfruttamento intensivo delle foreste»
 |  Natura e biodiversità

Il leader indigeno e attivista ambientale Adriano Karipuna, figura simbolo della resistenza dei popoli indigeni dell’Amazzonia, dopo aver fatto tappa al Consiglio comunale di Firenze è stato ospite del Parco nazionale delle Foreste casentinesi per spiegare che «anche in Amazzonia si sta consumando una guerra, quella contro i popoli indigeni e la foresta».

Nei primi tre mesi del 2022 il Brasile ha perso infatti oltre 940mila chilometri quadrati di foresta amazzonica a causa della deforestazione, circa nove volte l’intera superficie di Firenze. A partire dal 2019, con l’arrivo al governo del presidente Jair Bolsonaro, la deforestazione incontrollata ha trovato nuovo slancio e in una corsa sfrenata all’accaparramento di terre fertili ha spianato la strada ai nuovi predatori: industria alimentare e mineraria, compagnie energetiche, commercio di legnami pregiati .  L'evento, nel quadro di una serie di incontri in tutta Italia, è stato coordinato dall’ong Cospe, che ha rinnovato anche per il 2022 il proprio impegno a difesa della foresta pluviale con la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi AMAzzonia.

Alla campagna del Cospe aderisce anche il parco delle Foreste casentinesi, che ha deciso di dare sostegno alle popolazioni della Foresta Amazzonica e del Sud est asiatico nella lotta alla loro distruzione.

«La visita di Adriano Karipuna – spiega Luca Santini, presidente del Parco – assume un significato particolare anche alla luce delle esperienze che portiamo avanti nel Parco nazionale. Le popolazioni locali sono una risorsa essenziale della biodiversità: la chiave di volta sta nella condivisione della consapevolezza che una valorizzazione economica conservativa ha benefici maggiori e più distribuiti nel tempo dello sfruttamento intensivo delle foreste. Le foreste sono alla base della vita degli animali, e quindi anche dell'uomo».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.