
Tartarughe marine sotto le stelle: ecco le linee guida contro l’inquinamento luminoso, a tutela dei nidi

L’inquinamento luminoso sulla costa e sulle spiagge – generato da luci non schermate, illuminazione eccessiva e utilizzo di tonalità fredde – può compromettere gravemente le nidificazioni delle tartarughe marine, e non solo quelle: solo in Italia, in termini di perdita dei servizi ecosistemici, si stimano perdite economiche da 26 miliardi di euro.
A al fine di tutelare la specie, sono state create le Linee Guida per la riduzione dell’inquinamento luminoso a tutela delle tartarughe marine, uno strumento tecnico-operativo elaborato nell’ambito del progetto europeo Life Turtlenest, cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il programma LIFE e coordinato da Legambiente.
«Con Life Turtlenest – dichiara Stefano Di Marco Coordinatore dell'Ufficio Progetti di Legambiente e Project Manager del Life Turtlenest – introduciamo in Italia una tecnologia innovativa: micro-trasmettitori satellitari applicati a giovani esemplari di Caretta caretta. È una svolta nella conservazione della specie. I dati raccolti ci permetteranno, per la prima volta, di individuare le aree di crescita e alimentazione nel Mediterraneo occidentale, finora sconosciute. Questo significa poter pianificare azioni concrete e mirate anche a mare: protezione di habitat chiave, gestione più efficace delle aree marine protette e strategie di conservazione basate su evidenze scientifiche. Non è solo ricerca: è futuro operativo per la tutela delle tartarughe marine».
Il documento nasce con l’obiettivo di fornire indicazioni concrete a enti pubblici, amministrazioni comunali e gestori di strutture turistiche per mitigare l’impatto dell’illuminazione artificiale notturna nei contesti costieri, un fenomeno che rappresenta una crescente minaccia per la biodiversità e gli ecosistemi, e in particolare per la specie Caretta caretta, la tartaruga più diffusa nel Mediterraneo. Il surriscaldamento delle acque, legato ai cambiamenti climatici, sta spostando sempre di più l’areale delle tartarughe marine verso il Mediterraneo Occidentale (Italia, Francia e Spagna). Tuttavia, le aree di nidificazione spesso coincidono con zone di turismo balneare che, se non opportunatamente gestito, rischia di compromettere la schiusa delle uova. infatti, la riduzione dell’impatto antropico – incluso quello luminoso – diventa una priorità strategica che unisce la conservazione della specie con lo sviluppo di attività economiche rispettose dei criteri ambientali.
«Sono onorata di aver supportato Legambiente nella redazione di queste Linee Guida e di poter continuare a collaborare con il progetto Life Turtlenest – dichiara Chiara Carucci, lighting designer, fondatrice di Noctua, e curatrice del documento – Anche dopo il tramonto, possiamo accogliere cittadini e visitatori rispettando gli ecosistemi costieri. Possiamo promuovere la coesistenza tra tutti gli esseri viventi grazie a soluzioni semplici ed efficaci. Con queste Linee Guida dimostriamo che progettare la notte con consapevolezza non è solo necessario: è una scelta vincente».
Utilizzare illuminazione solo dove e quando necessario, adottare corpi illuminanti con tonalità calde, installare schermature e direzionare la luce verso il basso evitando dispersioni verso spiagge e aree naturali, utilizzare sensori di movimento (timer e dimmer) per regolare automaticamente l’intensità luminosa, spegnere le luci durante gli orari di chiusura, soprattutto per esercizi commerciali e strutture ricettive: le Linee Guida offrono un quadro di riferimento aggiornato, basato sulle più recenti evidenze scientifiche e sulle buone pratiche riconosciute a livello internazionale, a partire dai criteri per la progettazione dell’illuminazione pubblica e privata.
«Negli ultimi anni, le coste toscane hanno registrato un significativo aumento delle nidificazioni: solo nel 2024 sono stati individuati ben 24 nidi. Un dato che conferma il ruolo cruciale della Toscana come area di riproduzione per questa specie protetta – dichiara Yuri Galletti, del consiglio direttivo di Legambiente Toscana – Proteggere la tartaruga marina Caretta caretta significa anche agire per il clima, la legalità e la sostenibilità ambientale, in particolare nella nostra regione, dove questi temi sono fortemente intrecciati tra loro».
Il messaggio che emerge dal documento è chiaro: la protezione delle tartarughe marine non è solo un dovere morale ed ecologico, ma anche una scelta di lungimiranza economica. La bellezza delle nostre coste, il valore della biodiversità, l’attrattiva per un turismo consapevole, dipendono anche dalla nostra capacità di limitare l’impatto dell’attività umana.
