
Abolizione della caccia, è online la piattaforma per la raccolta firme: ne servono 50mila

Mentre la maggioranza che sostiene il Governo Meloni ha presentato in Senato un disegno di legge per liberalizzare la caccia all’ennesima potenza – contro le direttive Ue in materia, le raccomandazioni scientifiche anche il buon senso – gli animalisti italiani rispondono compatti: nei giorni scorsi hanno depositato alla Corte di Cassazione una proposta di legge d’iniziativa popolare per abolire del tutto la caccia, e da oggi parte la raccolta firme.
Seguendo le istruzioni presenti qui https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/4100011, chiunque dotato di Spid o Carta d’identità elettronica potrà firmare sostenendo così l’iniziativa. L’obiettivo è raggiungere le cinquantamila firme necessarie affinché la proposta possa essere valida e discussa in Parlamento.
«Un’azione essenziale contro il disegno di legge “sparatutto” presentato dal centrodestra al Senato con le firme dei capigruppo Malan (FdI), Romeo (Lega), Gasparri (FI), Salvitti (Civici d’Italia) e annunciato venerdì scorso dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida al Consiglio dei Ministri, anche se questo va contro la volontà della stragrande maggioranza degli italiani che da sempre si dichiara contro l’uccisione degli animali per divertimento e tanto più contro l’estensione dell’attività venatoria – dichiarano i promotori Animalisti italiani, Enpa, Lac, Lav, Lndc Animal protection e Oipa – per questo motivo abbiamo depositato la Proposta di Legge d’iniziativa popolare che chiediamo a tutti i cittadini di sostenere con la loro firma affinché venga discussa in Parlamento insieme al Ddl della maggioranza parlamentare, pericolosamente assegnato da ieri in sede redigente alle commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato, che prevede tra l’altro la caccia in primavera, nelle foreste demaniali gestite dai Carabinieri forestali finora territorio turistico, nei valichi montani, il potere di sparo alle guardie di banche e supermercati e l’estensione della cattura degli uccelli con le reti e il loro uso come richiami. È necessario dare un forte segnale alla politica ricordando che la maggioranza assoluta dei cittadini italiani è contraria alla caccia».
