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Inaugurato in Calabria il “rifugio delle specie aliene”

La nuova struttura nasce a Rende per il confinamento delle tartarughe palustri americane, grazie alla collaborazione tra il Cipr, le istituzioni e l’Università della Calabria
 |  Natura e biodiversità

È stata inaugurata presso il Cras - Cipr di Rende la nuova struttura dedicata al confinamento di individui di tartaruga palustre americana Trachemys scripta. Il centro per la detenzione in confinamento permanente, realizzato dal Cipr (Comitato italiano protezione uccelli rapaci) grazie al finanziamento della Regione Calabria, dipartimento territorio e tutela dell’ambiente, accoglie le tartarughe palustri americane ritrovate in natura o in possesso di privati cittadini che non sono più in grado di prendersene cura.

Il rifugio delle specie aliene rappresenta un importante punto di riferimento per il territorio regionale, in quanto colma un vuoto nella gestione di una specie esotica invasiva, limitandone l’abbandono in natura e minimizzando gli effetti negativi della specie sugli ecosistemi.

La Trachemys, originaria del Nord America, è considerata una delle specie aliene invasive più diffuse in Europa, la sua presenza in laghi, stagni e corsi d’acqua rappresenta una minaccia per la fauna autoctona, in particolare per la tartaruga palustre europea (Emys orbicularis) con cui compete per cibo e habitat. La cerimonia di inaugurazione del “Rifugio delle specie aliene” è stata aperta dal saluto iniziale del presidente del Cipr, Mauro Tripepi, a cui sono seguiti gli interventi delle autorità che hanno sottolineato l’importanza del progetto inaugurato: il  dirigente generale del dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana della Regione Calabria, Salvatore Siviglia, l’assessore alle politiche ambientali ed energetiche  del comune di Rende, Andrea Cuzzocrea, il brigadiere capo, Gianluca Congi,  in rappresentanza del Corpo di Polizia provinciale di Cosenza e della Provincia di Cosenza.

 Il professore associato del DiBEST dell’Unical, Emilio Sperone, ha concluso gli interventi con un’interessante relazione sulle specie invasive e sulle problematiche ad esse associate che ha appassionato i presenti. Tra il pubblico in sala, il professore emerito, già rettore Unical, Gino M. Crisci, Il colonnello Franco Curcio, presidente del P.N. della Sila sino al 2024, i funzionari regionali Maria Prigoliti e Anna Rita Reale del dipartimento ambiente e Francesco Corigliano del dipartimento agricoltura e una pattuglia dei Carabinieri forestali del nucleo di Montalto Uffugo - gruppo di Cosenza. Terminato l’intervento del prof. Sperone, è stata inaugurata la struttura con il taglio del nastro e all’interno di questa il veterinario, Mario Miglietta, insieme ai collaboratori del Cipr, ha mostrato ai presenti il protocollo di accoglienza, che viene applicato all’arrivo delle testuggini aliene (compilazione schede, rilevamento dati biometrici, microchip ecc.).

L’attività è proseguita con la visita alle vasche di confinamento e alle altre strutture che costituiscono il centro di recupero animali selvatici gestito dal Cipr. Alla giornata hanno partecipato numerosi studenti, dottorandi, tecnici dell’Unical e tanti cittadini provenienti anche da altre province. Al rifugio delle specie aliene, dotato anche di spazi laboratoriali e pannelli divulgativi, si svolgeranno attività di educazione ambientale, dove le scuole e tutti i cittadini potranno approfondire il tema della tutela delle specie autoctone e dei rischi legati all’introduzione di organismi esotici.

L’evento ha rappresentato una stimolante occasione di incontro tra associazioni, Istituzioni, ricerca e cittadinanza per capire l’importanza di una collaborazione sinergica, che possa tutelare la biodiversità e ha gettato le basi per quello che potrà diventare un lavoro di squadra, in cui l'attività delle associazioni, la passione degli studenti e dei cittadini,  la competenza dei ricercatori e il sostegno indispensabile delle istituzioni, si potranno fondere per perseguire un unico obiettivo: proteggere il capitale naturale.

Gianluca Congi

Gianluca Congi è Vicepresidente della Società Ornitologica Italiana e coordinatore del GLC (Gruppo Locale di Conservazione) della LIPU Sila. Ornitologo per passione, ha scritto libri di natura e sugli uccelli. Competente studioso ed esperto conoscitore dell’avifauna della Sila, ha pubblicato innumerevoli articoli e note su riviste scientifiche di ornitologia e all’interno di convegni, collaborando attivamente con ricercatori e ornitologi di ogni parte d’Italia e del mondo.