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Il Central link di Terna ridisegna la dorsale elettrica del centro Italia

Dal Ministero dell’Ambiente il via all’iter autorizzativo per un’infrastruttura da 280 milioni di euro tra Umbria e Toscana
 |  Nuove energie

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha dato il via libera all’iter autorizzativo del Central link, il progetto con cui Terna ridisegnerà la dorsale elettrica tra Umbria e Toscana.

L’intervento, da circa 280 milioni di euro, rientra nel Piano di sviluppo 2025-2034 e punta a rendere la rete del Centro Italia più robusta, efficiente e pronta a gestire la crescente produzione da eolico e fotovoltaico garantendo al contempo stabilità e sicurezza del sistema elettrico.

Per farlo, il Central Link collegherà le stazioni di Villavalle (Terni) e Santa Barbara (Arezzo) lungo un tracciato di circa 160 chilometri, seguendo per buona parte l’attuale elettrodotto. La nuova infrastruttura sostituirà e potenzierà le linee “Villavalle–Pietrafitta”, “Pietrafitta–Arezzo C” e “Arezzo C–Santa Barbara”, integrandole in una rete più performante e resiliente.

A rendere il progetto particolarmente innovativo sarà l’utilizzo dei sostegni “5 Fasi”, una tecnologia brevettata da Terna nell’aprile 2024. Si tratta di tralicci, frutto di un approccio progettuale che unisce ingegneria, sostenibilità e design, più leggeri e meno impattanti, che permettono di ridurre i campi elettrici e magnetici e si integrano meglio con il paesaggio.
Il Central Link è parte della strategia Hypergrid, il programma con cui Terna sta ripensando la rete di trasmissione nazionale in chiave digitale, flessibile e ad alta capacità.

L’obiettivo è costruire un’infrastruttura capace di accompagnare la decarbonizzazione del sistema energetico italiano, integrando le fonti rinnovabili e riducendo le perdite di rete.
Non si tratta solo di un progetto tecnico, ma di un tassello importante verso un modello di sviluppo energetico più sostenibile, in cui la pianificazione infrastrutturale dialoga con il territorio e con le sfide climatiche.

Il Central Link nasce dunque come opera strategica per la rete nazionale, ma anche come laboratorio di innovazione ambientale: una sintesi tra tecnologia, pianificazione e tutela del paesaggio.

Redazione Greenreport

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