
Earth Overshoot Day, il calendario delle responsabilità

Superamento, sforamento, sovrasfruttamento, lo si può tradurre in molti modi, ma il concetto che sta alla base dell'Earth Overshoot Day – la giornata del debito ecologico - resta uno: consumiamo più di quanto sia ecologicamente sostenibile. Il 'noi', in questo caso, è la razza umana - tutta - nel suo complesso, mentre la sostenibilità ambientale è ovviamente riferita al pianeta e alle sue risorse. Il giorno cambia ogni anno e da paese a paese: ovviamente le aree del mondo più antropizzate e industrializzate consumano di più, rispetto a quelle meno abitate, sviluppate o inquinanti.
Il contesto globale e la situazione italiana
Nel 2024 l'Overshoot Day è stato il primo agosto mentre quest'anno si stima che cadrà il 24 luglio, quindi addirittura una settimana prima in un solo anno. Sempre secondo le stime, intorno al 2050 la popolazione terrestre consumerà il doppio delle risorse messe a disposizione dal pianeta. L'esatto giorno sul calendario è stabilito dal rapporto fra due fattori, la biocapacità annuale del pianeta – quindi l'insieme di risorse che la terra è in grado di generare in dodici mesi – e l'impronta ecologica umana annuale, ovvero il peso – in termini di richieste energetiche e ambientali – che applichiamo al pianeta con la nostra presenza e le nostre attività.
Con le nostre scelte.
Il rapporto che ne deriva indica, ogni anno, l'Earth Overshoot Day. Si tratta di un'operazione semplice, quasi banale, ma che indica chiaramente quello che è il contesto in cui viviamo: consumiamo e continuiamo a consumare troppo. L'Italia, da parte sua, non se la passa meglio, anzi: se lo scorso anno la triste ricorrenza cadeva il 19 maggio, nel 2025 si calcola che il nostro paese esaurirà il proprio credito con l'ambiente addirittura il 6 maggio, quasi due settimane prima rispetto a dodici mesi fa.
Il ruolo del trasporto pubblico
L'Earth Overshoot Day e il trasporto pubblico sono strettamente connessi perché legati entrambi ai temi della sostenibilità ambientale e dell'impronta ecologica. Tra i maggiori colpevoli in termini di emissioni di gas serra c'è sicuramente il settore dei trasporti, a causa dell'uso globale e massiccio di veicoli privati a combustione. A differenza del trasporto privato, quello pubblico riduce il numero dei veicoli per strada limitando fortemente le emissioni, favorendo così una mobilità più sostenibile e, soprattutto, utilizza meno energia per passeggero rispetto all'auto privata. Scegliere l'autobus, e quindi il trasporto pubblico, e incoraggiare altri a farlo, è un metodo concreto e reale per aiutare il pianeta e, in questo caso, per spostare in avanti sul calendario l'Earth Overshoot Day. Tra i benefici di questa scelta si segnalano una riduzione dell'impronta di carbonio individuale (del 'peso', quindi, in termini di emissioni sull'ambiente, di ogni fruitore di mezzo pubblico) e una diminuzione di utilizzo di carburanti fossili, senza contare il minor impatto urbanistico sulle città per quanto concerne la costruzione di nuove infrastrutture dedicate come parcheggi più grandi o strade più larghe.
Fondato nel 2003, il Global Footprint Network è un istituto indipendente creato con lo scopo di ricercare e fornire strumenti per monitorare l'impronta ecologia e la biocapacità del pianeta e che, fin dalla sua nascita, si occupa proprio dell'Earth Overshoot Day. Secondo questo centro di ricerca, se tutti adottassimo uno stile di vita più sostenibile per l'ambiente – scelta che passa necessariamente dall'utilizzo di trasporto pubblico – potremmo spostare in avanti la data di questo infausto giorno di settimane o anche di mesi.
Il calendario, da sempre, regola il tempo, lo organizza, lo razionalizza, mette in relazione l'uomo col suo futuro: scegliere l'autobus oggi, significa poter stare meglio, tutti, domani.
