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Processi biogeochimici, rischi geologici, attività offshore sicure: riprendono le indagini della nave Gaia blu

L’imbarcazione da ricerca del Cnr torna a solcare le acque del Mediterraneo: in programma 19 campagne con l'obiettivo di migliorare la comprensione degli ambienti marini e contribuire alla definizione di strategie efficaci di conservazione e gestione sostenibile delle risorse
 |  Scienza e tecnologie

Riprendono le campagne scientifiche della nave da ricerca 'Gaia Blu' del Consiglio nazionale delle ricerche: per il 2025 sono in programma 19 campagne volte a esplorare il Mar Mediterraneo, con l'obiettivo di migliorare la comprensione degli ambienti marini e contribuire alla definizione di strategie efficaci di conservazione e gestione sostenibile delle risorse. «Grazie alla strumentazione d'avanguardia presente a bordo - fanno sapere dal Cnr - saranno condotti studi multidisciplinari su un ampio spettro di temi: dall'oceanografia fisica alla dinamica del mantello terrestre, dalla cartografia marina alla biodiversità e alle risorse ittiche del Mare nostrum, valutando anche gli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini».

Le attività di ricerca a bordo sono partite a marzo con il primo 'leg' della Campagna 'MarSico': una spedizione coordinata dall'Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar) dedicata allo studio dei processi oceanografici nel Mar Mediterraneo avvalendosi anche di 4 mooring posizionati in punti chiave dell'area: canale di Corsica e canale di Sicilia, Mar Ionio occidentale per la raccolta a lungo termine di dati sulla dinamica delle masse d'acqua e i processi biogeochimici.

È invece da poco terminata la campagna 'Spin-Gela 2025', che si è concentrata sull'acquisizione di dati batimetrici e di profili sismici a riflessione in un settore della piattaforma continentale della Sicilia meridionale interessato da potenziali rischi geologici che possono interagire con attività di estrazione e stoccaggio di geofluidi.

Promossa da Cnr-Ismar nell'ambito dei progetti Spin e Ilg, e finanziata dal Mase, l'iniziativa punta a rafforzare la sicurezza delle attività offshore, in sinergia con il sistema nazionale della ricerca. Il calendario completo delle campagne è consultabile alla pagina web predisposta nella sezione del portale Cnr dedicata a Gaia blu.

Tutti i dati acquisiti nel corso delle campagne, viene spiegato dal Cnr, sono Fair (ovvero Findable, Accessible, Interoperable, Reusable), rendendo questa infrastruttura un modello di riferimento per la ricerca scientifica. Gaia blu è dunque non solo una nave da ricerca avanzata, un simbolo dell’impegno italiano ed europeo nelle scienze del mare che con innovazione si apre al mondo della ricerca e dei cittadini.

Redazione Greenreport

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