
Vendite di benzina ai massimi dal 2011: +4,3% a maggio, superati del 25% i volumi pre-Covid

Le vendite di benzina a maggio hanno raggiunto un livello che non si vedeva dal 2011, quando Tesla era più che altro solo il nome di un inventore prolifico di brevetti quanto sfortunato e quando nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla capacità della Cina di invadere il mondo con auto elettriche. E non si tratta di una fiammata: anche se il governo di tanto in tanto manda a dire che vuole spingere per aumentare i veicoli elettrici in circolazione e ora ha anche lanciato un nuovo bonus rottamazione (prendendo i fondi originariamente destinati alle colonnine di ricarica), ormai siamo di fronte a un trend tanto negativo quanto innegabile, per il nostro Paese.
Dopo il +6,5% fatto registrare nel mese di aprile, anche nel mese di maggio i consumi di benzina sono aumentati del 4,3% (+19 mila tonnellate) arrivando a toccare i volumi massimi che appunto non si vedevano da 14 anni e superando quelli pre-Covid del 25%. E che si tratti di una tendenza che appare sempre più consolidata viene sottolineato dalla stessa Unem (Unione energie per la mobilità) nel fornire il dato. Una tendenza che ha portato la benzina a coprire circa il 30% dei consumi di carburanti totali rispetto al 23% di dieci anni fa. Il motivo? L’Unem lo imputa alla crescita delle auto ibride, che nello stesso periodo sono passate da una quota dello 0,2% a oltre il 7% in termini di circolante e al 44% in termini di nuove immatricolazioni.
Tra l’altro, l’aumento delle vendite di benzina a maggio non solo non è un’eccezione mensile (i consumi totali di benzina nei primi 5 mesi del 2025 sono ammontati a circa 3,5 milioni di tonnellate, facendo registrare un +2,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, pari a +82 mila tonnellate): a leggere il rapporto fornito dall’Unione energie per la mobilità, infatti, questo non è il solo aumento registrato da un combustibile fossile nel nostro Paese. Se il gasolio motori è diminuito del 2,3% (-45 mila tonnellate sempre nel mese di maggio), ha fatto registrare un netto segno positivo anche il jet fuel, che ha mostrato un progresso del 5% (+22 mila tonnellate su base mensile) con volumi superiori del 7,7% rispetto al periodo pre-Covid.
