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Già per il 2024 l’Ispra ha segnalato che le emissioni del trasporto stradale, anziché diminuire, sono aumentate del 7% dal 1990. E per l'anno in corso non saranno da meno

In Italia vendite di benzina ai livelli massimi: mai così tante tonnellate negli ultimi 15 anni

Il dato emerge dal report dell’Unem relativo al mese di luglio: rispetto allo stesso mese del 2024, gli acquisti sono aumentati del 4,2%, pari a 35 mila tonnellate in più, toccando livelli che non si vedevano dal 2010. Segno più anche per il gasolio (aumento del 2,3%, +50 mila tonnellate) e il jet fuel, che tocca nuovamente i livelli record del 2024
 |  Trasporti e infrastrutture

Mobilità stradale sostenibile? Non in Italia. E non solo perché il nostro Paese si conferma mese dopo mese fanalino di coda in Europa per diffusione di auto elettriche. Il fatto è che da noi la benzina continua a piacere, e tanto, sempre di più col passare del tempo. Basti pensare che a luglio ne è stata venduta tanta come non succedeva da 15 anni. A segnalarlo è l’Unione energie per la mobilità (Unem) nell’ultimo report che presenta dati aggiornati al mese scorso.

Si legge nel testo diffuso dall’associazione di settore: «La benzina si conferma sempre più protagonista con un progresso del 4,2% (+35.000 tonnellate) e con volumi ai massimi da luglio 2010. In pratica sono 15 anni che non si vendeva tanta benzina in Italia. Una ulteriore conferma del ritorno di questo prodotto, come riferimento principale per il segmento automobilistico, data la continua crescita delle immatricolazioni di auto ibride a benzina, prima scelta dei consumatori con una quota intorno al 45%».

E la benzina non è il solo carburante a far registrare un segno più. Segnala infatti l’Unem che si confermano in positivo anche le vendite di gasolio motori, con un aumento del 2,3% rispetto al luglio 2024 (+50.000 tonnellate) e con volumi che sono superiori del 3% anche rispetto a quelli pre-Covid del 2019: «Stavolta è soprattutto il canale extrarete a crescere (+2,1%, primo valore positivo del 2025), confermato anche dai dati Anas che certificano un incremento del 3% dei volumi di traffico pesante nel mese».

Esaminati insieme i dati di entrambi i carburanti, benzina e gasolio, l’incremento mensile sulla rete è del 2,3% (+52.000 tonnellate), un dato che come sottolinea l’associazione di settore rafforza l’incremento progressivo annuo (+1,3% pari a +175.000 tonnellate). Ultimo dato, anche questo con segno positivo, è quello del jet fuel, che come registra l’Unem ritocca il precedente record storico assoluto che era stato raggiunto proprio a luglio 2024.

Aumento a due cifre, infine, per il comparto lavorazione di prodotti petroliferi. In questo caso, siamo di fronte al terzo aumento consecutivo dei consumi delle raffinerie: +19,1%. Un dato, sottolinea l’Unem, che evidenzia la «forte ripresa delle lavorazioni delle raffinerie italiane in crescita dalla tarda primavera in poi, che beneficiano di una elevata domanda di prodotti finiti (sia sul mercato interno che estero)».

Allargando lo sguardo dal solo mese di luglio ai primi sette mesi del 2025 lo scenario non cambia: «Si rafforzano i consumi totali di benzina, che superano i 5,1 milioni di tonnellate (+3,9%, +194.000 tonnellate), e quelli del jet fuel (+3,2%, +89.000 tonnellate), che insieme hanno più che compensato il calo del gasolio motori (-1,6%, -224.000 tonnellate)», segnala l’Unem.

Se per il settore dei prodotti petroliferi la situazione non può che essere guardata con soddisfazione, da altri punti di vista il quadro è drammatico: come recentemente segnalato da un’analisi dell’Ispra, le emissioni del settore trasporti continuano a crescere significativamente e rappresentano il 28% di quelle nazionali. Ecco un paio di percentuali a cui prestare attenzione, insieme ai dati relativi alle vendite record di benzina: queste emissioni derivano per oltre il 90% dal trasporto stradale e, anziché diminuire, sono aumentate di circa il 7% dal 1990. L’ambiente non ringrazia. Né lo fa la salute dei cittadini.

Simone Collini

Dottore di ricerca in Filosofia e giornalista professionista. Ha lavorato come cronista parlamentare e caposervizio politico al quotidiano l’Unità. Ha scritto per il sito web dell’Agenzia spaziale italiana e per la rivista Global Science. Come esperto in comunicazione politico-istituzionale ha ricoperto il ruolo di portavoce del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel biennio 2017-2018. Consulente per la comunicazione e attività di ufficio stampa anche per l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Unisin/Confsal, Ordine degli Architetti di Roma. Ha pubblicato con Castelvecchi il libro “Di sana pianta – L’innovazione e il buon governo”.