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Pendolaria, linee ferroviarie toscane: rimane stabile il numero dei passeggeri con circa 200 mila al giorno

Il focus regionale del rapporto realizzato da Legambiente, che sottolinea: «Servirebbero maggiori investimenti per migliorare l’affidabilità del servizio e la capillarità della rete»
 |  Trasporti e infrastrutture

Bene l’arrivo di nuovi treni, male le criticità che ancora non vengono superate in alcune tratte. La situazione del trasporto ferroviario toscano, a leggere il rapporto Pendolaria realizzato da Legambiente,  si conferma una fotografia tra luci ed ombre, in linea con i risultati degli scorsi anni.

Tra le luci, si legge nel documento, c’è il fatto che se è vero che regioni come la Lombardia, il Lazio e la Campania sono ben posizionate rispetto all’offerta di treni per chilometro in rapporto all’estensione territoriale, se si raffronta la stessa offerta con la popolazione presente, la Toscana insieme alla Liguria occupa la posizione di vertice. Inoltre, tra i punti positivi di questo territorio ci sono i nuovi treni entrati in funzione recentemente, che abbassano ulteriormente l’età media dei convogli (12,3 anni) e il tanto atteso completamento del raddoppio della linea tra Pistoia e Montecatini.

Leggendo il rapporto di Legambiente viene però anche alla luce che continuano i disagi su alcune tratte particolarmente critiche, che i molti interventi in corso contribuiscono ad aggravare come sulla linea Faentina, la Firenze-Roma (Valdarno), la Pisa-La Spezia. Permangono anche i problemi cronici su alcuni collegamenti come Siena-Arezzo e Siena-Grosseto. Il Cigno verde però sottolinea un fatto tutt’altro che secondario: anche quest’anno nessuna linea toscana rientra tra le peggiori italiane.

Il quadro toscano, se rapportato a quello nazionale, passa dunque l’esame. Su scala Paese, Pendolaria 2025 documenta infatti un sistema dei trasporti segnato da scelte politiche sbilanciate, sottofinanziamento cronico e ricadute sempre più pesanti su famiglie, lavoratori e studenti e studentesse. Mentre le grandi opere stradali monopolizzano il dibattito pubblico, sottolinea Legambiente, il servizio ferroviario quotidiano si deteriora: crescono gli impatti degli eventi meteo estremi sui trasporti e aumenta il numero di persone che non può permettersi di muoversi.

Il numero di passeggeri del trasporto regionale si mantiene stabile in Toscana, sfiorando le 200mila persone al giorno, rendendo la regione la quarta in classifica dopo Lombardia, Lazio e Campania e superando di poco il Veneto.  Rimane stabile, rispetto allo scorso anno, anche l’offerta di treni regionali, relativa al numero di materiale rotabile per km. Anche in quest’ambito la Toscana si conferma tra le regioni con la migliore offerta d’Italia, dopo la Lombardia e seguita a stretto giro dal Lazio.

Tra le buone pratiche toscane nell’ultimo rapporto Pendolaria viene segnalato il servizio attivato dal Comune di Firenze con il nuovo abbonamento per bus, tram e il treno nei tratti urbani, chiamato “Ti porta Firenze” che prevede, per chi effettua più di 20 corse al mese, un costo ridotto a 5, 10 o 20 euro al mese. Nello specifico per la fascia Isee sotto i 36mila euro si parte da 5 euro al mese per gli studenti e nuovi abbonati, 10 euro per gli altri abbonati, con una riduzione di costi degli abbonamenti che variano dal 30% per uno standard al 60% per chi ha l’Isee sotto i 36mila euro, fino alll’80% per quello per lo studente con Isee inferiore a 36mila euro. I risparmi sono fino a quasi 170 euro l’anno.

Secondo Legambiente servirebbero maggiori investimenti per migliorare l’affidabilità del servizio e la capillarità della rete. Invece, anche in Toscana, sottolinea il Cigno verde, si continuano a portare avanti progetti dannosi per l’ambiente come quello degli Assi Viari di Lucca e della trasformazione in superstrada del corridoio E78 Grosseto-Fano.

Per quanto riguarda i finanziamenti ai trasporti, non si conosce il dato regionale poiché la Toscana è tra le regioni che non hanno risposto al questionario inviato da Legambiente per redigere Pendolaria.

«Quest’anno il rapporto Pendolaria evidenzia il ruolo centrale del trasporto pubblico nel contrasto al sottovalutato fenomeno della Transport Poverty, ovvero la difficoltà di accesso ai trasporti per ragioni economici o per mancanza di servizi. Riteniamo quanto mai necessario investire con forza su un trasporto ferroviario e tramviario che sia efficiente accessibile e capillare, senza trascurare forme di incentivazione e integrazione tariffaria che permettano di abbassare il costo del servizio, come l’esempio dell’iniziativa “Ti Porta Firenze” e di promuovere l’intermodalità anche con i mezzi condivisi», dichiara Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile di Legambiente Toscana. «Per questo le stazioni ferroviarie dovranno rivestire un ruolo sempre più centrale anche nella connessione con il Tpl e con i servizi di shared mobility. Altro aspetto importante rimane la necessità di spostare su ferro quote crescenti delle merci oggi trasportate su gomma: in questo senso si auspica il rapido completamento di opere strategiche come il potenziamento della Bologna-Prato e l’atteso Scavalco ferroviario di Livorno».

Redazione Greenreport

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