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Pendolaria, nel Lazio 2 tra le 4 peggiori linee ferroviarie italiane: Roma Lido e Roma Nord-Viterbo

Il focus sulla regione nel rapporto realizzato da Legambiente: interruzioni di servizio, corse soppresse e un forte calo dei passeggeri
 |  Trasporti e infrastrutture

Due delle quattro peggiori linee ferroviarie italiane si trovano nel Lazio. Il dato emerge da Pendolaria 2025, il report realizzato Legambiente e presentato proprio a Roma nella sala conferenze della Stazione Termini. La maglia nera va alla Circumvesuviana, con 13 milioni di passeggeri persi in dieci anni, convogli senza climatizzazione, stazioni «impresenziate» e un orario ancora «provvisorio». Non vanno bene le cose neanche sulla tratta Sassari-Alghero, con quattro coppie di treni soppresse e un servizio quotidiano ancora inadeguato. Ma poi, prima della realtà sarda, sul podio delle peggiori linee c’è la Roma Nord-Viterbo e, subito sotto al podio, la Roma Lido.

Queste due tratte ferroviarie hanno fatto registrare continue interruzioni di servizio. La Roma Nord P.le Flaminio-Viterbo, si legge nel report di Legambiente, solo nei primi 10 mesi del 2025 si sono contate 8.000 corse saltate.

Emerge in negativo, inoltre, il forte decremento del numero di pendolari che passa in 5 anni, dal 2019 al 2024, da oltre 550.000 a 400.000, un crollo dovuto prima dal periodo pandemico ma poi da un dato divenuto chiaramente strutturale. Bene la media nazionale delle età dei convogli che diminuisce, nel Lazio, come del resto fa su scala nazionale.

«Con Pendolaria continuiamo a registrare due situazioni terribili ai limiti dell’indecenza, per chi viaggia sulla Roma Lido e sulla Roma Nord», dichiarano Amedeo Trolese e Roberto Scacchi, responsabile mobilità e presidente di Legambiente Lazio. «Blocchi, corse saltate, interruzioni di servizio continuano a essere all’ordine del giorno e per questo le due tratte ferroviarie continuano a essere tra le peggiori d’Italia in assoluto - sottolineano -. In tutto il contesto regionale la forte diminuzione del numero di viaggiatori è un segnale gravemente negativo, perché significa sfiducia nel mezzo pubblico e più autovetture ad aggrovigliarsi per le strade. In tal senso ci appelliamo alla Regione per chiedere che i fondi dedicati al trasporto pubblico crescano fino a diventare almeno l’1% del bilancio dell’amministrazione regionale, invece di negare anche i dati che gran parte delle altre regioni ci consegna per la compilazione completa del nostro report. Aumentare la possibilità di spostamento su treno significa qualità della vita e dell’ambiente soprattutto per le fasce più deboli della popolazione».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.