Il mezzo di tutti, per tutti. L’autobus si conferma il veicolo più inclusivo nel panorama del trasporto pubblico
Se la democrazia si misura in termini di partecipazione, il grado di civiltà di un paese fa invece riferimento alla sfera dei diritti e all’inclusione. Un paese civile è quello che fornisce a chiunque le stesse possibilità: di affermazione nella società e nel campo del lavoro, di ricerca della propria felicità o, semplicemente, di potersi muovere coi mezzi pubblici come tutti gli altri. Dal primo novembre 2021, giorno in cui siamo subentrati come vettore unico del trasporto pubblico regionale su gomma, lo sforzo e l’attenzione rivolti al tema dell’inclusività non sono mai mancati, delineando ad oggi un percorso coerente e condiviso, basato sull’ascolto di chi l’autobus lo vuole prendere.
Un ponte a forma di tavolo
La prima e più grande novità introdotta da at, infatti, è stato il Tavolo dell’Accessibilità, un luogo di confronto nato per far dialogare tutti i soggetti coinvolti: da una parte l’azienda dei trasporti, dall’altra le tante sigle del mondo delle persone diversamente abili che hanno scelto di farne parte (fra queste, UICI Unione Italiana Cechi e Ipovedenti, F.A.N.D. Toscana la Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità, Associazione UNU Uniti non Ultimi, ENS Ente Nazionale Sordi, FISH Onlus Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e infine Associazione Liberamente Abili). Il confronto che ne è nato ha portato a valutare, studiare e attuare miglioramenti, correttivi, procedure più snelle e informazioni più puntuali e precise per garantire a tutti un servizio completo ed efficiente. Tra le azioni adottate troviamo la riduzione dei tempi di prenotazione di autobus con pedana per chi ha disabilità motoria (da 72 a 48 ore) e la possibilità per i nostri clienti con bisogni speciali di indicare la propria presenza in fermata attraverso un form sul sito o chiamando il numero verde dedicato 800142425. Se è vero che un primo incontro tra l’azienda e le associazioni disabili era un obbligo contrattuale, è anche vero che è stata dell’azienda la decisione di trasformare un mero adempimento in un servizio continuativo che, oggi, è diventato essenziale, riscuotendo grande successo da parte della nostra utenza e generando ogni anno 350 prenotazioni da parte dei clienti.
Una guida video per noi e per voi
Grazie all’ascolto e la comprensione delle difficoltà dei nostri clienti con bisogni speciali, abbiamo realizzato, con il loro contributo, due video di sensibilizzazione, uno pensato come percorso di formazione per i nostri autisti e l’altro per sensibilizzare i nostri passeggeri. Quest’ultimo è disponibile sul canale Youtube dell’azienda (youtube.com/@at_toscana>;) ed è stato proiettato in contesti pubblici in molteplici occasioni. Oltre ai video, anche il nostro sito è ricco di informazioni per venire incontro alle esigenze di ogni passeggero: l’apposita sezione dedicata al tema dell’accessibilità è facilmente consultabile al seguente link https://www.at-bus.it/it/pmr. Qui sono presenti tutte le indicazioni necessarie per organizzare un viaggio, dalle modalità di prenotazione alla gestione del bagaglio, passando per un elenco delle autostazioni più attrezzate per offrire questo tipo di servizio.
at al Disability Pride
Il percorso di at, fatto di ascolto e inclusione, prosegue sul territorio: ultima, in ordine di tempo, è la partecipazione dell’azienda al primo Disability Pride della Toscana dove, per l’occasione, il vettore unico di trasporto su gomma ha portato un proprio autobus a Palazzo dei Congressi a Firenze col duplice scopo di mostrare quanto siano accessibili i propri mezzi ma anche per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sul tema dell’inclusione. Oltre al mezzo in esposizione, at era presente anche con un proprio stand informativo e con una mostra fotografica che ha visto protagonista Martina Morini, giovane fotografa che ha raccontato per immagini lo stretto rapporto fra il mondo del trasporto pubblico e la madre non vedente.
L’autobus ha già scelto di stare dalla parte di tutti.
E tu? Da che parte stai?