Caldo estremo, per abbassare la temperatura delle città occorrono più alberi: il caso Firenze
L'azione più importante per ridurre il caldo afoso a Firenze è aumentare il verde urbano, riducendo l'effetto isola di calore e favorendo la circolazione dell'aria. La nostra città ha già diverse aree verdi, alcune anche molto grandi, ma manca una diffusione capillare nelle strade e nei quartieri. Bisognerebbe, quindi, ridurre lo spazio delle strade dedicato alle auto per poterlo riconvertire a verde, con efficaci politiche che non penalizzino i cittadini.
Una stessa strada con o senza alberature può vedere la temperatura dell'aria abbassarsi di 10-20 °C nelle ore calde del giorno mentre la superficie dell'asfalto e delle facciate ombreggiate può abbassarsi di alcune decine di gradi. Inoltre nell’aumento del verde urbano ci sono benefici anche a livello ambientale, perché le piante riducono l'inquinamento dell'aria, e in generale aumentano il benessere psicofisico della popolazione.
A livello progettuale si possono fare anche altri interventi che aiutino a mitigare la scarsa ventilazione e l’alta umidità della nostra città ad esempio scegliendo materiali riflettenti per i rivestimenti degli edifici, che possono abbassare il fabbisogno di climatizzazione anche del 50%; o sostituendo l'asfalto con altri materiali certificati che assorbono meno calore, soprattutto nelle aree pedonali o nei parcheggi, un intervento che porterebbe ad una riduzione di 5-10 °C delle temperature superficiali.
Le rigenerazioni urbane di varie aree che sono in programma a Firenze possono essere un’occasione in cui applicare queste misure. Infine nel centro storico è necessario che vengano studiate e applicate soluzioni particolari, anche provvisorie, compatibili con i valori storico-artistici. Ombreggiature e verde rimovibili possono essere soluzioni da studiare e sperimentare per consentire di vivere anche d’estate la parte più importante della nostra città.