Skip to main content

Livorno, il nuovo commissario per l’Autorità portuale si presenta assicurando impegno per la sostenibilità

Gariglio: «La sostenibilità ambientale è un valore assoluto e penso sia centrale per l’Adsp, si affianca all’attenzione per lo sviluppo economico, dei traffici portuali, dell’occupazione»
 |  Toscana

Neanche una settimana fa Davide Gariglio è stato nominato commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mar Tirreno settentrionale – dove Livorno spicca come principale scalo portuale –, su nomina del ministro delle Infrastrutture.

Ancora in attesa dell’ormai più che probabile formalizzazione come presidente dell’Authority, Gariglio ha preso servizio ieri e si è presentato oggi alla stampa, motivando la grande apertura al confronto con un motivo semplice quanto chiaro: «Credo sia importante il lavoro di squadra seguendo un principio di leale collaborazione, è l’unico modo per ottenere risultati». Lo stesso approccio, a maggior ragione, caratterizza la relazione col personale dell’Adsp: «Non abbiamo bisogno di monadi ma di persone che sappiano collaborare».

Classe 1967, torinese, con una laurea in Giurisprudenza, ex componente della commissione Trasporti alla Camera durante la XVIII legislatura, ex presidente del consiglio regionale Piemonte e in passato amministratore delegato del Gruppo Torinese Trasporti, Gariglio è chiamato a sostituire Luciano Guerrieri, da anni alla guida dell’Adsp.

«Ci lascia un presidente molto ben voluto e con una solida esperienza alle spalle – sottolinea al proposito Gariglio – Sono grato a lui e al segretario generale Matteo Paroli e a tutto il personale dell’Adsp per il lavoro che è stato svolto. Mi trovo ad ereditare una situazione nella quale sono state avviate molte opere infrastrutturali, a cominciare dalla Darsena Europa. Intendo mantenere gli impegni presi dal mio predecessore e portare avanti i lavori perché queste opere di realizzino quanto prima».

Nel merito, il neo-commissario ricorda come la scelta d’investire nella Darsena Europa – la più grande opera portuale in corso nel Paese dopo la diga foranea di Genova – sia stata una necessità per lo scalo portuale labronico, per mantenersi competitivo in un mondo che vede aumentare continuamente la taglia delle navi merci e dunque la necessità di nuovi spazi per accoglierne i flussi di traffico.

Per Gariglio, uno dei primi atti da commissario sarà quello di concludere il percorso per la nomina dei componenti del nuovo Comitato di gestione, che è ufficialmente scaduto lo scorso 30 aprile. Sulla vicenda dell'eventuale cambio ai vertici della struttura commissariale della Darsena Europa, oggi presieduta dal commissario straordinario Luciano Guerrieri, che è stato nominato con Dpcm del 16 aprile 2021, Gariglio ha invece dichiarato che non spetta a lui fare questa scelta: «Mi rimetto alle decisioni che il Governo vorrà assumere al riguardo. Noi lavoreremo con chiunque verrà indicato a svolgere questo ruolo, anche perché il decreto di nomina commissariale prevede che il commissario dell’opera possa avvalersi della struttura della autorità di sistema per svolgere i propri compiti. La cosa più importante è che l’opera si realizzi nel tempo più breve possibile».

Fare presto ma fare bene, perché il porto è indissolubilmente legato alla città di Livorno, ma non è certo un’infrastruttura a impatto zero. Gariglio assicura dunque che la sostenibilità sarà tra i principi guida del suo mandato.

«La sostenibilità ambientale è un valore assoluto e la legge impone all’Adsp di adottare una solida programmazione in tale senso, che si affianca all’attenzione per lo sviluppo economico, dei traffici portuali, dell’occupazione. Il rispetto dell’ambiente è un valore che penso sia centrale per l’Adsp, anche da genitore (Gariglio ha due figlie di 13 anni, ndr) è un principio di responsabilità che sento molto forte».

Luca Aterini

Luca Aterini, toscano, nasce settimino il 1 dicembre 1988. Non ha particolari talenti ma, come Einstein, si dichiara solo appassionatamente curioso: nel suo caso non è una battuta di spirito. Nell’infanzia non disegna, ma scarabocchia su fogli bianchi un’infinità di mappe del tesoro; fonda il Club della Natura, e prosegue il suo impegno studiando Scienze per la pace. Scrive da sempre e dal 2010 per greenreport, di cui è oggi caporedattore.