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Toscana, coste sotto assedio: 1.687 reati tra cemento illegale, inquinamento e pesca di frodo

Il report Mare Monstrum di Legambiente conta quasi 5 milioni di euro di sanzioni nel 2024
 |  Toscana

Il dossier Mare Monstrum 2025 di Legambiente restituisce un quadro allarmante sull’aggressione criminale alle coste italiane, tra cemento illegale, inquinamento e pesca di frodo. In particolare, la Toscana emerge come una delle regioni più colpite: è al sesto posto nazionale per numero di reati, con 1.687 infrazioni accertate nel 2024 a fronte di 56.345 controlli.

Le attività investigative hanno portato a 1.804 denunce, 151 sequestri, 3.646 illeciti amministrativi e 3.216 sanzioni, per un valore complessivo di quasi 4,8 milioni di euro. In termini di pressione sul territorio, significa 8,9 reati e illeciti per ogni km di costa, sui 601 chilometri totali della regione.

Il fenomeno più preoccupante resta quello del cemento illegale, con la Toscana che balza al quarto posto in Italia con 946 reati, pari al 9,2% del totale nazionale. Un dato che la porta a superare la Calabria.

La regione è anche terza per quantità di prodotti ittici sequestrati, con oltre 95 tonnellate confiscate nel 2024, dietro solo a Sicilia e Sardegna. Nell’ambito della pesca illegale sono stati rilevati complessivamente 295 reati, con 298 persone denunciate, 541 illeciti amministrativi e 534 sanzioni.

Non meno preoccupante la situazione legata all’inquinamento marino: sono stati registrati 315 reati (pari al 4% del totale nazionale), con 362 denunce. Tra i reati più diffusi spicca ancora la mala depurazione. Una buona notizia, però, arriva sul fronte europeo: è stata finalmente raggiunta la conformità per gli agglomerati di Cascina, Pisa e Montelupo Fiorentino sul trattamento delle acque reflue urbane così da chiudere definitivamente quanto meno tutte le procedure di infrazione dell’Unione europea a carico della Toscana.

Legambiente accompagna il suo Mare Monstrum 2025 con dieci proposte concrete per rafforzare la tutela del mare e delle coste italiane: 1) Ripristinare l'efficacia dell’art.10-bis della legge 120/2020, affidando ai Prefetti l’abbattimento degli abusi edilizi non demoliti dai Comuni. 2) Finanziare con 100 milioni l’anno il Fondo per i Comuni che demoliscono abusi edilizi e destinare 50 milioni l’anno a procure e prefetture per l’esecuzione delle sentenze di condanna. 3) Rafforzare il contrasto alle occupazioni abusive del demanio marittimo per ripristinare la legalità, tutelare l’ambiente e garantirne la fruizione pubblica. 4) Introdurre sanzioni penali per dirigenti che non applicano le norme contro l’abusivismo edilizio e per i funzionari delle aziende erogatrici che stipulano contratti illegittimi con proprietari di immobili abusivi. 5) Rilanciare, a livello locale e nazionale, la costruzione e l’adeguamento dei sistemi fognari e di depurazione, integrando la gestione del ciclo idrico con quella dei rifiuti. 6) Aumentare la circolarità delle acque reflue e dei fanghi di depurazione, puntando su riuso (non è stato ancora emanato il DPR su questo tema), recupero di materia ed energia, e aggiornando la normativa con regole chiare “end of waste”. 7) Garantire la piena attuazione della Direttiva UE 2019/883 sugli impianti portuali per la raccolta dei rifiuti delle navi e introdurre divieti stringenti per lo scarico in mare, come zone speciali di divieto anche oltre le 12 miglia dalla costa. 8) Promuovere politiche attive e misure per la prevenzione nella produzione e per la lotta all’abbandono e la dispersione dei rifiuti, per la migliore tutela del mare e della costa. 9) Potenziare i controlli delle Agenzie regionali e provinciali protezione ambientale attraverso il Sistema nazionale Snpa, rendendo operativa la legge 132/2016 con l'approvazione dei decreti attuativi mancanti. 10) L’adozione, da parte del Governo e del Parlamento, di adeguati interventi normativi con sanzioni efficaci contro la pesca illegale, non dichiarata e non documentata, per la tutela dell’ecosistema marino.

Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it