Firenze, inaugurata la briglia idroelettrica di San Niccolò: elettricità rinnovabile per 1.500 famiglie
Dopo due anni di lavori, è finalmente pronta – mancano solo le lavorazioni complementari e l’allaccio alla rete per la distribuzione – la seconda centrale idroelettrica fiorentina dopo quella dell’Isolotto, l’ottava delle tredici briglie sull’Arno su cui si sta concentrando la Regione Toscana, una progettualità che prevede un investimento complessivo da 100 milioni di euro per rendere l’Arno più sicuro, ridurre le emissioni e valorizzare il nostro paesaggio.
La briglia San Niccolò, inaugurata oggi restituendo alla cittadinanza anche la terrazza Marasco arricchita di nuovi arredi e essenze arboree, sarà in grado di produrre energia rinnovabile attraverso una turbina che riceve le acque dopo un salto idraulico di 4,9 metri, producendo annualmente circa 4700 MWh; quanto basta per soddisfare il fabbisogno di 1.500 famiglie.
L’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni, oggi all’inaugurazione ha spiegato che si sta intervenendo su 13 briglie, infrastrutture fondamentali per contrastare i fenomeni erosivi, rallentare il decorso delle acque e quindi gestire in modo più efficace i fenomeni di piena. Allo stesso tempo, vengono sfruttati i salti di queste briglie per produrre energia elettrica pulita. Nel complesso delle 13 briglie, otto – compresa inaugurata oggi a San Niccolò – sono già completate, mentre le altre sono in corso d’opera. Una volta a regime, produrranno energia elettrica sufficiente a coprire il fabbisogno di circa 20.000 famiglie consentendo di risparmiare 25mila tonnellate annue di CO2.