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Dall'antica Roma a oggi, ripensare la frugalità per una nuova prosperità

 |  Approfondimenti

Da Roma alla Gran Bretagna: si terrà domani 3 settembre, all'università di Cambridge e sotto il cappello dell'Unione europea, l'evento "Rethinking roman frugality: antiquity and beyond" (di fianco il programma), organizzato dall'antropologo italiano - nonché membro del nostro think tank Ecoquadro - Cristiano Viglietti. Un importante appuntamento dedicato all'approfondimento della Storia come maestra di vita, anche in quei suoi anfratti che sono oggi spesso ignorati con malizia - o spesso, più semplicemente, dimenticati.

Dell'importanza contenuta  in una riscoperta della moderatio romana abbiamo diffusamente scritto su greenreport,  e ancora discuteremo. «Non sono un passatista - precisa sulle nostre pagine Viglietti - e non credo che sia necessario tornare a comportarci come i romani arcaici. Non avrebbe senso, era un mondo diverso, un diverso modo di pensare. Questa considerazione ci aiuta però a realizzare come il nostro sia un mondo relativo, che noi abbiamo messo in piedi e che noi possiamo cambiare. Pensiamo di essere all'apice dell'evoluzione, ma non è così: il nostro è solo uno delle migliaia di modi per organizzare la nostra esistenza, con i suoi pregi e difetti. Per questo è utile confrontarci con le declinazioni assunte dall'economia nelle altre società: da questo punto di vista, da Roma arcaica possiamo sicuramente estrapolare come modello il tratto della misura che era presente».

Quella che si terrà a Cambridge è un'occasione preziosa, ancor più per la presenza di riconosciute eccellenze internazionali come Christopher Berry, che è il massimo specialista di Adam Smith e delle origini del pensiero economico moderno. Una grande amarezza, quella sì, rimane: che un evento del genere possa, com'è giusto che sia, trovare spazio in una delle più importanti università al mondo - Cambridge - ma, pur organizzata da un italiano, non in una delle tante eccellenze del Bel Paese. E sì che di Romani, a queste latitudini, dovremmo saperne qualcosa.

Redazione Greenreport

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