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Cementificazione a Torino, Legambiente: sbagliato affrontare un problema politico come se fosse un problema di ordine pubblico

Sabato la polizia ha disperso una “passeggiata in quartiere” contro la costruzione dell’ennesimo, supermarket
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Il 15 gennaio, il Comitato Essenon di Torino - composto da varie realtà cittadine - ha invitato tutti a una passeggiata in quartiere per «porre l'attenzione sull'assurdo progetto che si sta per abbattere sul Parco Artiglieri da Montagna: la costruzione di un mega supermercato dell'Esselunga».

Infatti, il comitato è nato per «opporsi all'ennesima cementificazione e privatizzazione di un'area verde, all'ennesimo progetto che toglie i già pochi spazi di studio e socialità giovanile».

Quella che avrebbe dovuto essere una traquilla passeggiata informativa per il  quartiere, si è trasformata in qualcos’altro. il Comitato Essenon denuncia che «Fin da subito i reparti della celere hanno bloccato il corteo con spinte e manganellate. Abbiamo trovato davanti a noi una militarizzazione del quartiere assurda e sconsiderata. La celere ha addirittura chiuso e sequestrato per ore i manifestanti e chi studiava dentro l'aula studio in una via stretta, chiusa su due lati dalla celere e senza vie di fuga, mentre continue cariche ammassavano le persone, creando così una situazione molto pericolosa. Con determinazione e coraggio il corteo si é ripreso la possibilità di passeggiare in quartiere, nonostante la celere continuasse a manganellare chiunque si muovesse o parlasse al megafono».

Al comitato, che per stasera ha organizzato una conferenza stampa per raccontare quel che é successo, è arrivata la solidarietà di  Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e dei circoli torinesi Aquilone, GreenTO, Metropolitano, Molecola e Protezione Civile del Cigno Verde.

Legambiente sottolinea che «Sabato scorso una “Passeggiata in Quartiere” di un gruppo di cittadini del comitato Essenon è stata impedita dalle Forze dell’Ordine in nome delle normative anti-covid con tanto di cariche e manganellate, causando il ferimento di alcuni manifestanti a cui va la nostra solidarietà. Una situazione paradossale e che rischia di esacerbare gli animi e creare nuove tensioni».

Legambiente evidenzia: «Che la situazione pandemica possa imporre nuove cautele e nuove attenzioni è corretto ed auspicabile. Non è ragionevole impedire manifestazioni pacifiche ed in sicurezza, in nome della lotta al Covid. Non è accettabile farlo con le modalità viste sabato scorso».

Legambiebnte Piemonte e i cricoli torinesi concludono: «In  un momento in cui la lotta ai cambiamenti climatici e la resilienza verso gli stessi devono essere l’obiettivo primario per qualsiasi soggetto pubblico, la cementificazione e il consumo di nuovo suolo per costruire il nuovo, ennesimo, supermarket è un’operazione non condivisibile e sulla quale Legambiente farà dura opposizione».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.