Più investimenti pubblici contro l’emergenza abitativa: l’impegno assunto da 30 ministri europei
La Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (Unece) ha realizzato e pubblicato uno studio in cui si evidenzia che nel nostro continente il problema degli alloggi riguarda oltre un terzo delle persone che rientrano nel 40% più basso della fascia di reddito e, sebbene la gravità della carenza di alloggi a prezzi accessibili vari notevolmente da un paese all'altro, molte famiglie spendono oltre il 45% del loro reddito per le spese di alloggio. Questi oneri incidono in modo particolare sui nuovi arrivati sul mercato immobiliare, che per la maggior parte sono immigrati, giovani famiglie, anziani e famiglie monoparentali.
In risposta a questa situazione, oltre 30 ministri e rappresentanti governativi di alto livello provenienti da tutta la regione si sono riuniti questa settimana a Ginevra in occasione dell'86a sessione del Comitato dell'Unece per lo sviluppo sostenibile, l'edilizia abitativa e la gestione del territorio per riaffermare il diritto all'alloggio come diritto umano e adottare impegni concreti per aumentare l'accessibilità degli alloggi.
All’appuntamento di Ginevra è stata riconosciuta la necessità di aumentare gli investimenti pubblici e l'espansione del patrimonio immobiliare pubblico, cooperativo, sociale e comunitario, nonché lo sblocco di finanziamenti del settore privato attraverso green bond, prestiti legati alla sostenibilità, fondi immobiliari comunitari o strumenti finanziari misti. Gli impegni messi sul tavolo dai ministri e rappresentanti governativi riguardano inoltre la necessità di adeguare la tassazione sul valore dei terreni per rendere più eque le politiche fondiarie e a regolamentare gli affitti turistici a breve termine per ridurre la speculazione.
Gli impegni ministeriali sottolineano «l'urgente necessità di strategie integrate, inclusive e lungimiranti che affrontino l'emergenza abitativa» e definiscono impegni concreti per migliorare l'accesso agli alloggi. Riconoscendo il carattere dinamico, diversificato e dipendente dal contesto delle sfide abitative, nonché gli importanti legami con la crescita economica, l'occupazione equa, l'istruzione, la salute e i servizi essenziali, i ministri avvertono che la finanziarizzazione degli alloggi ha portato a un aumento della speculazione e a investimenti pubblici e privati insufficienti.
Il segretario esecutivo dell'Unece Tatiana Molcean ha dichiarato: «Adottando questi impegni, i ministri e gli alti rappresentanti degli Stati membri dell'Unece inviano un messaggio forte: l'accessibilità e la sostenibilità degli alloggi sono priorità fondamentali e la nostra regione è unita nell'affrontarle attraverso la cooperazione internazionale, politiche basate su dati concreti, governance multilivello e, soprattutto, equità e inclusione».
Sulla base degli impegni e dei messaggi trasmessi dal 5° Forum dei sindaci delle Nazioni Unite questa settimana, i ministri sottolineano la necessità di conferire ai governi locali il potere di attuare politiche abitative sostenibili, accessibili e resilienti al clima, garantendo un adeguato sostegno giuridico, politico e finanziario. Il Forum dei sindaci delle Nazioni Unite è l'unico organismo che collega le autorità locali e nazionali all'interno della struttura intergovernativa del sistema dell’Onu. Il Forum consente ai sindaci di formulare raccomandazioni che contribuiscono direttamente al lavoro normativo e politico dell'Unece in materia di sviluppo urbano, alloggi e gestione del territorio attraverso una governance multilaterale più inclusiva.
I ministri riuniti a Ginevra si impegnano ad aumentare l'offerta di alloggi sostenibili e accessibili attraverso strategie nazionali e locali, dando priorità alla riqualificazione e promuovendo nuovi modelli di costruzione che integrino la resilienza e la mitigazione climatica, l'efficienza energetica e tecnologie edilizie innovative. Sottolineano inoltre che per affrontare le sfide dell'accessibilità degli alloggi è necessaria una densificazione rigenerativa dello spazio urbano attraverso la riqualificazione dei siti vacanti o sottoutilizzati e il riutilizzo adattivo degli edifici esistenti.