La domanda langue, ma l’Iea prevede un aumento della capacità di export di Gnl di 300 miliardi di metri cubi all’anno
Qual è il futuro del mercato del gas, e in particolare del gas naturale liquefatto (Gnl)? A livello europeo, lo scorso febbraio avevamo segnalato che le importazioni di Gnl erano calate del 19% e che la domanda di gas era al livello più basso degli ultimi 11 anni, a maggio avevamo evidenziato il perdurante calo della domanda e un mese fa, a settembre, avevamo riportato che le importazioni tramite gasdotti erano diminuite nel primo semestre 2025 del 9%, ma anche che col Gnl arriviamo a +3,4% totali. A livello globale, il trend è solo parzialmente diverso, perché la domanda è stagnante o in calo ma l’offerta è in aumento, e questo potrebbe contribuire in prospettiva a far diminuire i prezzi e innescare dunque una ripresa degli acquisti.
La storia più recente indica questo: dopo lo shock dell’offerta del 2022/23, i mercati del gas naturale hanno registrato un graduale riequilibrio nel 2024 e nel 2025. Durante questo periodo, i fondamentali dell’offerta sono rimasti rigidi e i prezzi sono rimasti ben al di sopra dei livelli storici. Ciò ha limitato la crescita della domanda, in particolare nei mercati asiatici sensibili ai prezzi. Ora però le analisi elaborate dall’Agenzia internazionale dell’energia (International energy agency, Iea), segnalano che entro il 2030 si prevede che la capacità di esportazione di gas naturale liquefatto aumenterà di circa 300 miliardi di metri cubi all’anno in tutto il mondo, sostenuta principalmente dall’espansione della capacità di liquefazione negli Stati Uniti e in Qatar. E questa ondata di nuova capacità di produzione di Gnl è destinata a trasformare profondamente le dinamiche del mercato globale del gas.
I dettagli vengono forniti nel report “Gas 2025” appena diffuso dalla Iea. Le nuove previsioni a medio termine elaborate dall’Agenzia indicano un’espansione senza precedenti della capacità di gas naturale liquefatto entro il 2030, con implicazioni per la sicurezza energetica, la domanda e l’accessibilità economica. Secondo il rapporto, la cifra indicata di 300 miliardi di metri cubi all’anno, è certa, considerato quello che si sta muovendo negli Usa e in Qatar. Da inizio anno, negli Stati Uniti è stata autorizzata una capacità di liquefazione di Gnl superiore a 80 miliardi di metri cubi, un record assoluto per il settore del Gnl statunitense. L’Iea prevede che questa espansione senza precedenti a livello mondiale «rafforzerà la sicurezza dell’approvvigionamento globale e alleggerirà le pressioni sul mercato dopo un periodo di tensione».
Sebbene i mercati del gas si siano gradualmente riequilibrati dopo lo shock dell’offerta provocato dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, spiega l’Agenzia, i prezzi sono rimasti ben al di sopra dei livelli storici. Ciò ha frenato la domanda, soprattutto nei mercati asiatici più attenti ai prezzi delle materie prime. Si prevede che la crescita della domanda globale di gas rallenterà dal 2,8% nel 2024 a meno dell’1% nel 2025.
Tuttavia, il rapporto prevede che l’aumento della capacità di liquefazione si tradurrà in un potenziale aumento netto dell’offerta di Gnl di 250 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2030. Salvo interruzioni impreviste, si prevede che ciò comporterà un calo dei prezzi nei prossimi anni e stimolerà un aumento della domanda.
«La prossima ondata di Gnl offrirà un po' di tregua ai mercati globali del gas, che da diversi anni sono caratterizzati da tensione e volatilità. L'arrivo sul mercato di nuove forniture, in particolare dagli Stati Uniti e dal Qatar, dovrebbe esercitare una pressione al ribasso sui prezzi, offrendo un gradito sollievo agli importatori di gas di tutto il mondo», ha affermato Keisuke Sadamori, direttore dei mercati energetici e della sicurezza dell’Iea. «Tuttavia, le elevate tensioni geopolitiche e l'incertezza economica non lasciano spazio all'autocompiacimento. La cooperazione globale rimane essenziale per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, soprattutto in considerazione dell'aumento del consumo di elettricità che determinerà un aumento della domanda di gas in molte regioni».
Lo scenario di base del rapporto prevede un aumento della domanda di gas naturale di quasi l’1,5% all’anno tra il 2024 e il 2030, che si traduce in un aumento di 380 miliardi di metri cubi in termini assoluti. La regione Asia-Pacifico rappresenterebbe la metà della crescita, mentre il Medio Oriente, dove paesi come l’Arabia Saudita stanno passando dal petrolio al gas per i sistemi di alimentazione, contribuirebbe per quasi il 30%.
Nello scenario ottimistico del rapporto, che esplora come un calo più marcato dei prezzi del Gnl potrebbe stimolare un’ulteriore crescita della domanda, in particolare nella regione Asia-Pacifico, l’uso di gas naturale potrebbe aumentare fino all’1,7% all’anno fino al 2030, con un conseguente aumento della domanda di oltre 65 miliardi di metri cubi all'anno rispetto allo scenario di base. Allo stesso tempo, un periodo prolungato di prezzi del Gnl più bassi potrebbe ridurre l’incentivo per gli sviluppatori di progetti a investire nel settore. Ciò potrebbe portare a un potenziale inasprimento dei mercati globali del gas dopo il 2030, soprattutto se la crescita della domanda seguirà una traiettoria più elevata.