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In Italia 2,36 milioni di famiglie faticano a pagare le bollette, sono il 9% del totale

Un’approfondita analisi sulla povertà energetica è stata realizzata dalla Fondazione Banco dell’energia e dall’Università Luiss. Il 77% degli italiani si dice preoccupato per l’aumento dei costi di elettricità e gas e teme di non riuscire a pagare regolarmente nei prossimi anni
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Nonostante i messaggi governativi sulla situazione economica favorevole e le rassicurazioni sulle misure per far pagare meno le bollette, una nuova analisi realizzata dalla Fondazione Banco dell’energia e dall’Università Luiss evidenzia che in Italia la povertà energetica colpisce praticamente una famiglia su dieci. Per la precisione, sono 2,36 milioni le famiglie colpite da questo problema, pari al 9% del totale, con un aumento significativo soprattutto nelle Isole e nel Nord Ovest. Stando ai dati elaborati da Oipe e Ipsos e ora pubblicati nel volume “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, le difficoltà riguardano in modo più marcato i piccoli centri e le aree suburbane rispetto alle grandi città, evidenziando un divario territoriale sempre più profondo. Il dato è per certi versi analogo a quello rilevato lo scorso anno, ma i segnali di peggioramento sono molti, ed evidenti. Nella ricerca si legge che il 77% degli italiani si dice preoccupato per l’aumento dei costi dell’energia e del gas e teme di non riuscire a sostenere le bollette nei prossimi anni, mentre due cittadini su tre ritengono che, senza interventi strutturali, la povertà energetica sia destinata ad aggravarsi.

Il volume con tutti i dati e le relative analisi è stato pubblicato dalla casa editrice Luiss University Press e analizza il fenomeno per la prima volta non come fatto isolato ma come cartina tornasole delle diseguaglianze che attraversano la nostra società, attraverso tre prospettive complementari che collegano storia, economia e società. Nel capitolo Fuoco invisibile, il saggista e scrittore Cesare Alemanni ricostruisce l’evoluzione del rapporto tra civiltà ed energia, mostrando come l’accesso a quest’ultima resti oggi una misura concreta di giustizia sociale e di inclusione, portando come esempio il modello della Fondazione Banco dell’energia. Con L’elettrificazione delle disuguaglianze, il Professore di Economia Politica Cesare Pozzi analizza invece le cause economiche strutturali della povertà energetica, evidenziando come l’aumento delle disparità di reddito e ricchezza incida sull’accesso ai beni essenziali e sul rischio di esclusione. La Professoressa Paola Valbonesi, Presidente dell’Oipe - Osservatorio italiano sulla povertà energetica e Nando Pagnoncelli, Presidente Luiss School of Government e Ipsos, infine, restituiscono il quadro nazionale e la percezione del fenomeno tra i cittadini, confermando come il contrasto alla povertà energetica rappresenti oggi una delle principali sfide sociali da affrontare.

«Tra le missioni dell’università vi è anche quella di trasformare la conoscenza in impatto concreto, costruendo ponti tra ricerca, istituzioni, imprese e società civile. La transizione energetica equa e sostenibile rappresenta una sfida complessa e urgente, che richiede il contributo di tutti gli attori. Questo volume, pubblicato dalla nostra casa editrice e frutto della collaborazione con la Fondazione Banco dell’energia, offre una riflessione autorevole e innovativa, capace di analizzare il fenomeno della povertà energetica in Italia in profondità e da prospettive diverse e complementari», ha affermato Paolo Boccardelli, rettore dell’Università Luiss.

«La povertà energetica è una delle sfide sociali più importanti del nostro tempo: conoscere il fenomeno è fondamentale per poterlo affrontare e individuare soluzioni in grado di aiutare molte famiglie a vivere con serenità e sicurezza - ha commentato Roberto Tasca, presidente di Banco dell’energia - Abbiamo realizzato questo libro insieme alla Luiss per fare informazione e tenere alta l’attenzione su un tema di interesse sovranazionale, che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e terzo settore. In questi anni Banco dell’energia ha raccolto più di 13 milioni di euro a sostegno di circa 17mila persone; solo nel 2024 abbiamo destinato oltre 4 milioni di fondi ad iniziative concrete. Continueremo a lavorare per rafforzare questa rete solidale, promuovendo progetti diffusi che uniscono supporto economico, educazione e responsabilità collettiva».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.