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La scomparsa di Vincenzo Cerami. Il mondo ambientalista lo saluta con affetto

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Scrittore, sceneggiatore, candidato all’Oscar, figura di spicco della letteratura e del cinema italiano, e ancora, allievo di Pasolini e maestro di Benigni. Vincenzo Cerami è scomparso all’età di 72 anni dopo una lunga malattia.

Il mondo della cultura e della politica italiana lo saluta in queste ore con parole di apprezzamento verso una figura che come pochi ha saputo raccontare l’Italia e gli italiani. Con il suo tratto feroce e modesto, i ritratti di Cerami guardavano sempre a un Paese, il nostro, vero anche quando “irreale”, e lungo questa zona di confine ha saputo disegnare personaggi, storie, avventure mai forzate.

«Oltre alle doti di scrittore e sceneggiatore per le quali era apprezzato nel mondo, chi ha avuto la fortuna di conoscere Vincenzo Cerami sa che era una persona dotata di sensibilità e curiosità, estremamente piacevole. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per il mondo della cultura e per il Paese tutto», così Ermete Realacci, presidente della Commissione  Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera commenta la scomparsa di Vincenzo Cerami.

Anche Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente , ha rivolto un pensiero all’intellettuale scomparso: «Salutiamo con commozione una figura straordinaria, simbolo di impegno civile e culturale, da sempre impegnato per la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano e per la promozione del sapere e della cultura di cui è stato illustre rappresentante».

«Un intellettuale – aggiunge - che ha saputo portare la carica sociale del 900 e la centralità della figura umana nelle nuove sfide del XXI secolo, con uno sguardo ricco e spiazzante, dove la ricerca e la valorizzazione dei particolari ha saputo ricostruire il senso della storia del nostro tempo».

«Vincenzo Cerami è stato per noi un punto di riferimento e un sostegno molto significativo per tante battaglie e campagne dedicate alla bellezza e alla cultura», conclude Cogliati Dezza. «Abbiamo perso una figura importante, un maestro che con grande intelligenza e sensibilità ha saputo arricchire la scena culturale italiana».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.