Cbam, il Consiglio Ue approva la semplificazione dello strumento sulla rilocalizzazione delle emissioni
Dopo l’intesa siglata a giugno tra Europarlamento e Consiglio Ue, il meccanismo di aggiustamento alle frontiere per il carbonio in ambito comunitario (Carbon border adjustment mechanism, Cbam) compie un nuovo, importante passo avanti. Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato, nel quadro del cosiddetto pacchetto legislativo "Omnibus I", un regolamento che stando a quanto comunicato da Bruxelles semplifica e rafforza il Cbam e ne migliorerà la conformità «in modo efficiente sotto il profilo dei costi». L’obiettivo principale, spiegano sempre dal Consiglio, è ridurre gli oneri normativi e amministrativi, oltre che i costi di conformità per le imprese dell'Ue, in particolare le Pmi. «L'ambizione climatica alla base del Cbam rimane invariata, in quanto continuerà a essere disciplinato il 99% circa delle emissioni incorporate nelle merci Cbam importate», rassicurano le fonti europee.
In base al regolamento appena adottato, viene sostituita l'attuale soglia che esenta le merci Cbam di valore trascurabile. Le modifiche definiscono una nuova soglia "de minimis" basata sulla massa secondo la quale non saranno soggette alle norme Cbam le importazioni fino a 50 tonnellate l'anno per importatore.
Si legge nel regolamento adottato dal Consiglio Ue: «Una nuova soglia basata sulla massa netta cumulativa delle merci importate in un determinato anno civile per importatore (“soglia unica basata sulla massa”) dovrebbe essere introdotta nel regolamento (Ue) 2023/956 e fissata inizialmente a un livello di 50 tonnellate. Una soglia unica basata sulla massa dovrebbe applicarsi cumulativamente a tutte le merci nei settori del ferro e dell'acciaio, dell'alluminio, dei fertilizzanti e del cemento. Se la massa netta di tutte le merci importate da un importatore in un determinato anno civile non supera cumulativamente la soglia unica basata sulla massa, tale importatore, compreso ogni importatore avente la qualifica di dichiarante Cbam autorizzato, dovrebbe essere esentato in un determinato anno civile dagli obblighi ai sensi del regolamento (Ue) 2023/956 (“esenzione de minimis”)».
Si prevede che la misura esenterà dal meccanismo Cbam in particolar modo le Pmi e le persone fisiche che importano quantità ridotte o trascurabili di merci. Un'altra modifica importante concerne il fatto che il regolamento modificato consentirà anche di evitare perturbazioni per gli importatori all'inizio del 2026, mentre aspettano la registrazione Cbam: le importazioni di merci saranno consentite a varie condizioni, in attesa della registrazione dell'importatore.
Inoltre, viene sottolineato sempre da Bruxelles, il regolamento modificato contiene diverse altre misure di semplificazione per tutti gli importatori di merci Cbam che riguardano, ad esempio, la procedura di autorizzazione, i processi di raccolta dei dati, il calcolo delle emissioni, le norme in materia di verifica e il calcolo dell'esposizione finanziaria dei dichiaranti Cbam autorizzati. Infine, il regolamento modificato contiene adeguamenti delle disposizioni in materia di sanzioni e delle norme relative ai rappresentanti doganali indiretti.
Dice Marie Bjerre, ministra danese per gli Affari europei: «Se vogliamo che la transizione verde abbia successo e se vogliamo stimolare al tempo stesso la competitività dell'Europa, dobbiamo ridurre gli oneri superflui. E questo strumento permette di farlo, rendendo la vita più facile alle imprese europee pur mantenendo le nostre ambizioni in materia di clima».