Il caldo eccessivo danneggia lo sviluppo e l’apprendimento dei bambini piccoli
E’ dimostrato che i cambiamenti climatici, tra cui temperature elevate e ondate di caldo, rappresentano gravi rischi per l'ambiente, i sistemi alimentari e la salute umana, ma il nuovo studio “Ambient heat and early childhood development: a cross-national analysis”, pubblicato sul Journal of Child Psychology and Psychiatry da un team guidato da Jorge Cuartas della New York University e della Universidad de los Andes di Bogotà, ha scoperto che i bambini esposti a temperature più elevate del normale, in particolare temperature massime medie superiori ai 30 °C, hanno maggiori difficoltà nell'alfabetizzazione e nella matematica, rispetto ai bambini che vivono in aree con temperature più basse.
Cuartas evidenzia che «Sebbene l'esposizione al caldo sia stata collegata a esiti negativi sulla salute fisica e mentale nel corso della vita, questo studio fornisce una nuova prospettiva sul fatto che il caldo eccessivo abbia un impatto negativo sullo sviluppo dei bambini piccoli in diversi Paesi. Poiché lo sviluppo precoce pone le basi per l'apprendimento permanente, la salute fisica e mentale e il benessere generale, questi risultati dovrebbero allertare ricercatori, responsabili politici e professionisti sull'urgente necessità di proteggere lo sviluppo dei bambini in un mondo che si sta riscaldando».
Cuartas e i suoi coautori - Lenin Balza e e Nicolás Gómez-Parra dell’Interamerican Development Bank e Andrés Camacho dell’University of Chicago - hanno analizzato i dati di 19.607 bambini di 3 e 4 anni che vivono in Gambia, Georgia, Madagascar, Malawi, Palestina e Sierra Leone, che sono stati selezionati perché avevano dati dettagliati sullo sviluppo infantile, sui fattori familiari e sul clima, che hanno permesso ai ricercatori di stimare l'esposizione dei bambini a diverse temperature.
Per valutare lo sviluppo dei bambini, i ricercatori hanno utilizzato l'Indice di Sviluppo della Prima Infanzia ( Early Childhood Development Index - ECDI), che misura le tappe fondamentali dello sviluppo in quattro aree: competenze relative alla lettura e ai numeri (alfabetizzazione e calcolo), sviluppo socio-emotivo, approcci all'apprendimento e sviluppo fisico. Hanno anche utilizzato i dati 2017-2020 delle Multiple Indicator Cluster Surveys (MICS), un database con informazioni demografiche e indicatori sul benessere, tra cui istruzione, salute, nutrizione e servizi igienico-sanitari. Combinando i dati ECDI e MICS con i dati climatici sulle temperature medie mensili, hanno determinato se esistessero collegamenti tra l'esposizione al caldo e lo sviluppo nella prima infanzia, scoprendo che «I bambini esposti a temperature massime medie superiori a 30° C avevano dal 5 al 6,7% di probabilità in meno di raggiungere le tappe fondamentali dello sviluppo in alfabetizzazione e calcolo rispetto ai bambini esposti a temperature inferiori a 25° C nella stessa regione e stagione. Questi effetti erano più pronunciati tra i bambini provenienti da famiglie economicamente svantaggiate, famiglie con minore accesso all'acqua potabile e provenienti da aree urbane».
Altri studi condotti sui bambini avevano già dimostrato che il caldo eccessivo può disturbare il sonno , rendere più difficile la concentrazione in classe e avere un impatto emotivo negativo , portando a maggiore irritabilità, ansia e depressione.
Cuartas conclude: «Abbiamo urgente bisogno di ulteriori ricerche per identificare i meccanismi che spiegano questi effetti e i fattori che proteggono i bambini o ne aumentano la vulnerabilità. Questo lavoro aiuterà a individuare obiettivi concreti per politiche e interventi che rafforzino la preparazione, l'adattamento e la resilienza con l'intensificarsi del cambiamento climatico».