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Le cattedre Unesco e l’ASviS lanciano un progetto per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile

Siglato un protocollo d’intesa volto a rafforzare la collaborazione tra mondo accademico, società civile e istituzioni per la promozione degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. La firma oggi a Roma nell’ambito del primo Forum World Youth Skills svolto in occasione della Giornata mondiale delle competenze giovanili
 |  Educazione e formazione

La Rete delle cattedre Unesco italiane (ReCUI) e l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) hanno firmato oggi a Roma un protocollo d’intesa volto a rafforzare la collaborazione tra mondo accademico, società civile e istituzioni per la diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile e la promozione degli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.

L’accordo ha durata triennale e mira a realizzare iniziative comuni di formazione, ricerca, educazione transdisciplinari sui temi dell’Agenda 2030, campagne di sensibilizzazione e attività di coinvolgimento di reti e stakeholder a livello nazionale e internazionale, con particolare attenzione alle giovani generazioni.

La firma è avvenuta nel contesto del 1° Forum World Youth Skills, celebrato presso l’Università Sapienza di Roma in occasione della Giornata mondiale delle competenze giovanili, istituita nel 2014 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

L’evento, promosso dalla ReCUI con la partecipazione dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco, Confindustria e la Commissione nazionale italiana per l’Unesco, ha ribadito il ruolo dei giovani nella transizione allo sviluppo sostenibile e l’importanza di dotare i giovani delle competenze adeguate per un lavoro dignitoso, l’imprenditorialità e una cittadinanza attiva.

«Con la firma di questo protocollo rafforziamo l’impegno della Rete delle Cattedre Unesco italiane nella diffusione di una cultura della sostenibilità, che unisce sapere, responsabilità e azione – ha commentato Andrea Lenzi, portavoce della ReCUI- I giovani sono al centro di questo processo e, come ReCUI, vogliamo fornire loro gli strumenti per essere protagonisti del cambiamento».

Soddisfatto dell’intesa anche Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS: «Oggi celebriamo il risultato di un cammino iniziato dieci anni fa con l’Agenda 2030, che ha posto l’educazione e le competenze al centro dello sviluppo sostenibile, ormai oggetto di formazione dei docenti e di studio in tutte le scuole italiane, a partire dalla primaria, anche grazie all’impegno dell’ASviS», ha sottolineato. «Il protocollo d’intesa con la ReCUI va esattamente in questa direzione – ha aggiunto Giovannini – I dati del Rapporto ASviS 2024 ci dicono che, sull'obiettivo 4, dedicato all'istruzione di qualità, l’Italia ha fatto progressi anche se permangono ritardi significativi. Il riconoscimento ufficiale dell’Agenda 2030 tra le competenze da certificare nel percorso scolastico, avvenuto nel febbraio 2024, ha rappresentato un passo fondamentale. Ora occorre accelerare, con un approccio più inclusivo e di qualità all’istruzione. Investire nei giovani che mostrano un interesse nativo verso la sostenibilità significa investire nel futuro del Paese».

Redazione Greenreport

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