
I suoli agricoli della Corn Belt hanno perso un terzo del terreno ricco di carbonio organico

Secondo lo studio “The extent of soil loss across the US Corn Belt”, pubblicato recentemente su Proceedings of the National Academy of Sciences da Amherst Evan Thaler, Larsen e Qian Yu del Department of geosciences dell’università del Massachusetts, «Più di un terzo della cintura del mais nel Midwest - quasi 30 milioni di acri - ha perso completamente il suo suolo ricco di carbonio» e questo significa che «Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha sottovalutato entità reale dell'erosione dei terreni agricoli».
Utilizzando immagini satellitari per mappare i campi agricoli nella Corn Belt Usa del Midwest I tre ricercatori ha sviluppato un metodo per capire quelle aree non hanno più suolo A-horizon e spiegano che «L' A-horizon è la parte superiore del suolo ricca di materia organica, fondamentale per la crescita delle piante grazie alle sue proprietà di ritenzione idrica e nutritiva».
Quindi, gli scienziati dell’università del Massachusetts hanno utilizzato dati high-resolution elevation per estrapolare le misurazioni satellitari in tutta la cintura del mais e la reale entità dell'erosione dei suoli.
Thaler ei suoi colleghi ricordano che «I suoli agricoli produttivi sono vitali per produrre cibo per una popolazione mondiale in crescita e per sostenere le economie rurali. Tuttavia, il degrado della qualità del suolo a causa dell'erosione riduce i raccolti» e stimano che «L'erosione dell'A-horizon abbia ridotto i raccolti di mais e soia di circa il 6%, portando a quasi 3 miliardi di dollari di perdite economiche annuali per gli agricoltori del Midwest».
Il tereno fertile è andato perso soprattutto sulle cime delle colline e sulle creste, «Il che indica che l'erosione da lavorazione del terreno - movimento verso il basso del suolo mediante arature ripetute - è uno dei principali motori della perdita di suolo nel Midwest».
Ma l'erosione del suolo non è inclusa nelle valutazioni nazionali della perdita di suolo e lo studio evidenzia «L'urgente necessità di includere l'erosione del terreno nei modelli di erosione del suolo utilizzati negli Stati Uniti e di incentivare l'adozione di metodi di coltivazione senza aratura».
all’università del Massachusetts concludono: «L'erosione ha rimosso quasi 1,5 petagrammi (1,5 gigatonnellate, ndr) di carbonio dai pendii delle colline. Il ripristino del carbonio organico nei suoli degradati passando da pratiche agricole convenzionali intensive a pratiche di rigenerazione del suolo, ha il potenziale per sequestrare l'anidride carbonica dall'atmosfera ripristinando al contempo la produttività del suolo».
