
Un oscar e due giornate nazionali del cicloturismo: si chiude il Giro ma l’Italia in bici continua a correre

Domenica ci sarà l’ultima tappa, a Roma, del Giro d’Italia, dopo oltre 3.400 kilometri e 52mila metri di dislivello pedalati a perdifiato. Ma l’Italia a due ruote continuerà a correre e puntare in alto. Già ad aprile era emerso che il turismo sostenibile fa bene al nostro Paese, con i viaggi in bici che hanno fatto segnare nel 2024 un aumento del 54% delle presenze e un impatto economico da 98 miliardi. E ora è tempo di segnalare le eccellenze presenti lungo tutta la penisola.
Il Green Road Award, ovvero l’Oscar del Cicloturismo che viene assegnato ogni anno alle regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi per il turismo lento, in questo 2025 compie dieci anni e assegna il primo posto dell’edizione di quest’anno alla Regione Liguria per la Cycling Riviera.
Il secondo posto va alla Regione Basilicata per la Ciclovia Meridiana e il terzo posto alla Regione Puglia per la Ciclonica.
Menzione Alis alla Regione Lazio per GTL-Gran Tour del Lazio, Menzione Speciale della Stampa alla Regione Piemonte per la Ciclovia Bar to Bar e Menzione Legambiente alla Regione Lombardia per la Ciclovia del Sole.
Il premio alla «destinazione straniera bike friendly» va alla Slovenia mentre il Premio speciale Cammini-Oscar del Cicloturismo decima edizione va alla Regione Umbria per La Via di Francesco.
La proclamazione è prevista per il 30 maggio a Trieste, nella Regione Friuli Venezia Giulia vincitrice del primo premio dello scorso anno con la Ciclovia Pedemontana, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale della Bicicletta del 3 giugno.
In occasione dell'evento conclusivo nel capoluogo giuliano, l'Oscar del Cicloturismo ha organizzato anche un Bike Forum per illustrare agli operatori turistici locali i vantaggi e le opportunità delle vacanze su sue ruote, un turismo che non smette di raccogliere nuovi appassionati.
Di fatto l'Italia si prepara a diventare sempre più strategica nella mappa europea del cicloturismo. Centinaia di chilometri di nuove ciclovie entreranno in funzione tra fine 2025 e inizio 2026 grazie ai fondi PNRR, mentre i dati mostrano una crescita inarrestabile del cicloturismo con milioni le persone (60% stranieri) che scelgono la bici per le loro vacanze in Italia.
Il 14 e il 15 giugno le Giornate Nazionali del Cicloturismo celebreranno questa rivoluzione, che sta trasformando il modo di viaggiare nel nostro Paese. Organizzate da FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta in collaborazione con ActiveItaly e giunte alla quinta edizione, queste giornate non sono solo weekend di pedalate: rappresentano un momento importante per il cicloturismo italiano, sempre più integrato nella rete europea.
Giusto per dare l’idea di quel che si sta muovendo nel nostro Paese e qualche dato: le ciclovie italiane stanno conquistando il cuore dei viaggiatori come attestano i 588 mila accessi al portale Bicitalia nel 2024, in crescita del 12,7% anno su anno. La Ciclovia Adriatica guida la classifica con oltre 29mila ricerche nel 2024, seguita dalla suggestiva Ciclovia del Po-Vento con più di 16mila visualizzazioni. Sul podio anche la Ciclovia Alpe Adria, che unisce tre nazioni in un unico, straordinario viaggio da Salisburgo a Grado.
Ma i veri protagonisti delle Giornate di metà giugno saranno i territori: dopo il successo dello scorso anno, con oltre 100 località coinvolte, l'edizione 2025 promette una partecipazione ancora più ampia. Grazie all’impegno di volontari decine di città italiane apriranno infatti le porte a eventi, pedalate guidate, escursioni e incontri che celebrano la bellezza del nostro Paese vista dal sellino, avvicinando chi ancora non pedala al mondo della mobilità attiva.
«In tempi di overtourism e crisi climatica, il cicloturismo offre soluzioni per una fruizione destagionalizzata e decarbonizzata dei territori. Una pratica gentile, che rispetta la natura e riscopre la bellezza della nostra storia, arte e cultura. FIAB sta lavorando in tutta Italia per stimolare le amministrazioni, affinché ne colgano il potenziale e investano in infrastrutture, servizi e promozione», afferma Susanna Maggioni, Vicepresidente FIAB Italia e Referente Cicloturismo.
Grazie ai fondi del PNRR, tra la fine del 2025 e i primi mesi del 2026 centinaia di chilometri di nuove ciclovie diventeranno realtà, per un totale di 1250 km di piste ciclabili turistiche e urbane. Sono 36 i progetti dedicati alle ciclovie turistiche in 14 regioni, con un investimento totale di 266,57 milioni di euro, a cui si aggiungono 149 progetti per le ciclovie urbane (fonte dati: OpenPNRR di Openpolis). Questi investimenti trasformeranno per sempre il modo di spostarsi e viaggiare nel nostro Paese, includendo itinerari chiave come la Ciclovia Vento, la Ciclovia del Sole, il GRAB, e la Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese, solo per citarne alcuni.
Non solo. L'Italia occupa un ruolo sempre più importante nella rete EuroVelo, di cui FIAB è Centro di Coordinamento Nazionale in Italia, con quattro itinerari strategici che attraversano la Penisola per oltre 5.000 km: dalla Via Romea Francigena (EV-5) alla Ciclovia del Sole (EV-7), dalla Ciclovia del Mediterraneo (EV-8) alla Baltic-Adriatic (EV-9). Non più solo ciclovie nazionali, ma veri e propri corridoi europei della mobilità attiva.
Prima delle Giornate Nazionali, lunedì 10 giugno si terrà il convegno online "Verso Velo-city Rimini 2026. Le ciclovie italiane guardano l'Europa": un evento che segna l'inizio del percorso verso Velo-city 2026, il summit mondiale della ciclabilità che tornerà in Italia dopo oltre trent'anni. Durante l’incontro si farà il punto sullo stato dell’arte delle ciclovie che connettono l’Italia all’Europa e le relative best practices regionali, inoltre saranno presentati i risultati dell’edizione 2025 dell’Indagine sul cicloturismo condotta da Università dell'Insubria e Università di Cagliari in collaborazione con FIAB. La ricerca ha analizzato il sentiment degli "ospiti su due ruote" nelle strutture della rete Albergabici. Lo studio evidenzia due fenomeni in forte crescita. Infatti il campeggio presso laghi e fiumi conquista sempre più cicloturisti, che cercano non solo servizi tecnici ma esperienze immersive nella natura con accesso diretto ai percorsi panoramici più attrattivi del Paese. Parallelamente, la massiccia presenza di recensioni in tedesco conferma il peso strategico del mercato mitteleuropeo: turisti tedeschi, austriaci e svizzeri dimostrano standard elevati e forte capacità di influenzare la reputazione delle destinazioni, rappresentando un'opportunità chiave per ottimizzare comunicazione e servizi specializzati.
«Il convegno di apertura delle giornate del cicloturismo ha l'obiettivo di conoscere lo stato dell'arte di alcune ciclovie nazionali che si proiettano verso l'Europa con alcuni focus sulle migliori esperienze in corso di attuazione. La Federazione ha da sempre accompagnato questo cambiamento prima in ambito nazionale poi in quello internazionale costruendo relazioni affidabili e durature con gran parte degli attori in causa», dichiara Antonio Dalla Venezia, responsabile FIAB per le reti cicloturistiche.
A completare il ricco programma di giugno, il Cicloraduno Nazionale FIAB che porterà a Cagliari 1.200 presenze, dimostrando ancora una volta come il cicloturismo sia una leva concreta di sviluppo economico e culturale per i territori. Proprio questi, infatti, sono al centro dell’attenzione della Federazione che vede la bicicletta come mezzo di relazione per mantenere forte il dialogo con le amministrazioni e le realtà locali.
