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"Storie di disastri ambientali e sanitari". All'Università di Chieti un convegno per non ripetere i soliti errori

Curato da Adriano Pistilli, l’appuntamento rivolto agli studenti del corso di laurea in Tecnologie eco-sostenibili e Tossicologia ambientale vedrà anche la partecipazione di greenreport
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Mercoledì 10 dicembre, dalle 14 alle 17, si terrà presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Chieti - Pescara “Gabriele d’Annunzio” il convegno “Storie di disastri ambientali e sanitari”, rivolto agli studenti del corso di laurea triennale in Tecnologie eco-sostenibili e Tossicologia ambientale.

Greenreport parteciperà col caporedattore Luca Aterini e Adriano Pistilli, firma di prestigio della redazione, che ha anche curato l’organizzazione del convegno. Dopo i saluti di benvenuto delle docenti Ivana Cacciatore e Lisa Marinelli, Aterini aprirà i lavori con parlando dell’informazione ambientale in crisi climatica, a cui seguirà Leonardo Pace per illustrare l’evoluzione della normativa sui reati ambientali.

Seguiranno poi due interventi sul colera a Napoli nel 1973 il disastro ambientale di Seveso, tenuti rispettivamente dai docenti docenti Donato Greco e Giorgio Assennato. Si continua parlando dei siti contaminati dello studio Sentieri con Federica Scaini e la problematica dei Pfas con Andrea Di Nisio.

La seconda parte del convegno sarà incentrata sull’antibiotico-resistenza: Adriano Pistilli illustrerà il ruolo dei depuratori in tale emergenza, Claudia Sala invece ci parlerà di una “soluzione”, ovvero l’utilizzo di anticorpi monoclonali umani contro Klebsiella pneumoniae antibiotico-resistente. Conclude Anna Lombardo dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Irccs illustrato i risultati progetto Premier: Prioritisation and Risk Evaluation of Medicines in the Environment.

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Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.