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Funaro: «Sento l'emozione grandissima di essere la prima sindaca»

Da Firenze a Bari, ai ballottaggi le grandi città premiano il centrosinistra

Morde il freno l’avanzata delle destre anti-green deal, ma non mancano i ribaltoni a sorpresa
 |  Green economy

A urne dei ballottaggi per le amministrative ormai chiuse, la partita delle elezioni può dirsi ufficialmente conclusa. Lo scrutinio delle schede è ancora in corso, ma i dati che affluiscono al portale Eligendo curato dal ministero dell’Interno stanno delineando un successo per gli schieramenti di centro sinistra nei principali capoluoghi chiamati al voto.

Come già alle europee, morde dunque il freno l’avanzata delle destre che hanno caratterizzato la propria campagna elettorale all’insegno della contrarietà alla transizione ecologica, anche se preoccupa non poco l’ulteriore crescita dell’astensionismo (l’affluenza al secondo turno si è fermata al 47,71%).

In Toscana sfumano i sogni di gloria di Eike Schmidt, che ferma la sua corsa a candidato a sindaco di Firenze dietro le spalle di Firenze: con 359 sezioni scrutinate su 360 e oltre 82mila voti raccolti (60,55%), Sara Funaro – che venerdì scorso proprio sulle pagine di greenreport ha raccontato i suoi progetti per la transizione ecologica del capoluogo – è la nuova sindaca di Firenze.

«Sono un po' emozionata, lo dico sinceramente. Sento l'emozione grandissima di tutti questi mesi, di essere la prima cittadina di Firenze. È stata una lunghissima e bellissima maratona», commenta a caldo Funaro.

Stessa musica a Empoli – dove è già ufficiale la vittoria del candidato sindaco del centrosinistra Alessio Mantellassi, che ha conquistato il 59,67% delle preferenze – come anche a Poggibonsi (Susanna Cenni è al 60,62%) o Pontedera (Matteo Franconi 53,9%).

Al contrario, nonostante la vittoria al primo turno di Luca Salvetti a Livorno, lungo l’ex rossa costa toscana fioccano le sorprese: a Piombino il sindaco di destra Francesco Ferrari ha ottenuto il via libera a un nuovo mandato (57,48%), mentre a Rosignano Marittimo l’ormai ex sindaco Pd Donati Daniele – che era in testa al primo turno – cede il passo di misura a Claudio Marabotti (56,11%) , sostenuto da M5S e liste civiche.

Allargando il quadro d’osservazione al resto del Paese, nelle grandi città a farla da padrone è il centrosinistra: a Bari Vito Leccese è lanciato oltre il 70% delle preferenze, a Perugia Vittoria Fernandi è oltre il 52%, a Potenza Vincenzo Telesca sfiora il 65%.

Buone notizie per la transizione ecologica delle città? Forse. Se l’ambientalismo è stato individuato come nuovo nemico antropologico delle destre – conferma Stefano Ciafani, presidente di Legambiente nazionale – anche gli schieramenti di centro e sinistra hanno molto da lavorare per portare avanti davvero il green deal: «Come sempre non ci accontentiamo nel farci dire dai partiti che sono d’accordo, da tutti vogliamo vedere atti concreti», sintetizza il leader del Cigno verde.

Redazione Greenreport

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