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Estra, la multiutility toscana dell’energia sbarca in Borsa (con governance pubblica)

 |  Green economy

Con ricavi che superano oggi il miliardi di euro (e un margine operativo lordo di 86,6 milioni), Estra si presenta al mercato come una multiutility che è riuscita ad emergere tra i leader del settore energia in Toscana fino ad estendere la propria presenza in tutta Italia. Il passo in più è appena stato compiuto dall’assemblea dei soci di Estra (Coingas di Arezzo, Consiag di Prato e Intesa di Siena), che ha approvato il processo che porterà alla quotazione della società in Borsa (segmento Star).

«Essere arrivati a questo traguardo è motivo di grande soddisfazione – commenta Luciano Baggiani Amministratore unico di Consiag – rappresenta infatti il raggiungimento di un obiettivo considerato strategico dai Comuni soci che hanno sempre dato voce all’esigenza di proposte concrete e operative per la quotazione in borsa. Significa anche essere lungimiranti e saper guardare a nuove opportunità di sostegno dei bilanci degli enti locali e quindi della capacità di spesa pubblica».

La volontà espressa dall’azienda è difatti quella di potenziare il ruolo di Estra a livello nazionale, incrementare quantità e qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese, e infine contribuire al più complessivo sviluppo economico e sociale dei territori nei quali opera. Da questo punto di vista risulta rilevante la struttura dell’offerta per l’ingresso in Borsa: la scelta finale arriverà una volta completato l’ingresso di Multiservizi di Ancona nel capitale di Estra ma in ogni caso, avvisano dalla società, l’offerta non potrà superare il 49% del capitale.

Al proposito, è il presidente di Coingas Sergio Staderini a sottolineare l'importanza del mantenimento della governance pubblica: «Sono fondamentali le garanzie per i Comuni e per i cittadini – spiega –, sia in termini di qualità/costo del servizio che di investimenti e di attenzione alle realtà territoriali. Nello stesso tempo crediamo che la quotazione permetta l’affermarsi di Estra come soggetto aggregante nel settore dell’energia e dei servizi e che questo produca, come ha fatto finora, una crescita nelle performance economiche del gruppo».

Redazione Greenreport

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