Skip to main content

Nel 2016, 44,7 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. Entro il 20121 aumenteranno del 17%

Boom dei rifiuti elettronici nel mondo: più 8%. Solo il 20% viene raccolto e riciclato

Sprecati 55 miliardi di dollari di materie prime preziose, più del Pil della maggior parte dei Paesi del mondo
 |  Green economy

Secondo il Global E-Waste Monitor 2017, pubblicato dall’ International telecommunication union (Itu), dall’università delle Nazioni Unite e dall’International solid waste association (Iswa), «L’anno scorso, il pianeta ha prodotto  44,7 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, cioè 3,3 milioni di tonnellate e l’8% in più che nel 2014. Questo tasso al rialzo dovrebbe accelerare per raggiungere il 17% in più  e 52,2 milioni di tonnellate entro il 2021, l'aumento più rapido dell’insieme dei rifiuti solidi urbani del mondo».

Televisori,smartphone, computer, frigoriferi, pannelli solari e gadget elettronici hanno invaso il mondo e sono diventati rifiuti nocivi per l’ambiente e la salute che, secondo il rapporto Onu, equivalgono a 4.500 tour Eiffel.

Il rapporto evidenzia che «Solo il 20% di questi rifiuti prodotti l’anno scorso sono stati raccolti e riciclati (cioè 8,9 milioni di tonnellate, ndr). Il restante 80% è stato incenerito, scaricato in discariche all’aria aperta o sepolto nel suolo  e questo malgrado la presenza di componenti di valore in questi rifiuti, come l'oro, l'argento, il rame e il platino che potrebbero essere recuperati». Gli autori del rapporto fanno notare che «Il valore totale di questi materiali è stato stimato per l’anno scorso in 55 miliardi di dollari, superiore al supera il prodotto interno lordo  della maggior parte dei Paesi del mondo» e che i sistemi utilizzati di smaltimento sono impropri e insicuri sia per l’ambiente che per la salute umana.

Ormai il  53,6% delle famiglie del mondo dispone di un accesso a Internet e le politiche e la legislazione nazionale sui rifiuti elettronici svolgono un ruolo sempre più importante per governare le  attività degli stakeholder coinvolti nella produzione, smaltimento, riciclo e riuso dei rifiuti elettronici. Per questo l’Onu ha lanciato un appello per un miglior trattamento dei rifiuti elettronici, ma ha anche constatato un miglioramento nell’attuazione di politiche di riciclo: «Il 66% della popolazione mondiale, in 67 Paesi, beneficia di queste politiche, contro il  44% nel 2014, data del precedente studio. Questo miglioramento è dovuto essenzialmente all’adozione di una nuova regolamentazione da parte dell’India l’anno scorso».

Houlin Zhao, segretario generale dell'Itu, conclude: «La protezione dell'ambiente è uno dei tre pilastri dello sviluppo sostenibile, La gestione dei rifiuti elettronici è una questione urgente in un mondo dipendente dal digitale, nel quale  l'uso di dispositivi elettronici è in costante aumento,  Il Global E-waste Monitor rappresenta una risorsa preziosa per i governi che stanno sviluppando le loro strategie di gestione, gli standard e le politiche necessarie per ridurre gli effetti negativi sulla salute e sull'ambiente dei rifiuti elettronici».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.