
Riparte il confronto tra sindacati ed Enel sul futuro della geotermia italiana

Chiarezza, sul fronte politico come su quello aziendale: è quanto il variegato mondo della geotermia italiana chiede con forza in un momento di profonda incertezza, nel quale per la prima volta il Governo nazionale ha cancellato gli incentivi finora dedicati a sostenere la produzione di energia elettrica da geotermia – in quanto fonte rinnovabile – attraverso lo schema di decreto Fer 1, e senza che ancora ci sia una strategia chiara sul tema all’interno del Fer 2 di prossima elaborazione. All’interno di questo scenario il gestore delle centrali geotermoelettriche italiane (attualmente concentrate in Toscana), ovvero Enel green power, non si è ancora sbilanciato sulle possibili ricadute: un tema sul quale adesso i sindacati provano a vederci chiaro.
Le segreterie nazionali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil danno oggi conto di un confronto «fortemente voluto» con Enel green power, dove la geotermia ha rappresentato uno dei temi d’analisi principali: «Abbiamo chiesto un incontro specifico – spiegano i sindacati – per meglio comprendere la volontà aziendale sui possibili sviluppi ed investimenti che si intendono fare in quest’area, anche in relazione al probabile nuovo scenario legislativo che prevede l’abolizione degli incentivi per questa tipologia di attività. Il 17 di aprile è previsto un incontro nazionale per parlare di strategie e a seguire un incontro regionale per i riflessi sul personale in relazione ad alcune modifiche organizzative».
Allo stesso tempo continua sul territorio toscano anche il fermento dei cittadini riuniti nel movimento GeotermiaSì – che conta ormai oltre 5000 adesioni, dall’Alta Val di Cecina, come dall’Amiata –, che intervengono per chiedere una posizione chiara in fatto di geotermia a quanti si candideranno a correre per le elezioni amministrative di fine maggio. «Rivolgiamo un appello a tutti i candidati a sindaco e alle liste che li sostengono: vista l’importanza della questione geotermica per i nostri territori, il movimento GeotermiaSì – dichiarano i cittadini in una nota – chiede ai candidati di assumere una posizione ufficiale e chiara su come intendono il futuro della geotermia nel comune che si candidano ad amministrare. Accanto a questo appello ne lanciamo un altro affinché nei programmi si scriva ben chiaro “Geotermia Sì” e si riconosca il valore di questa risorsa, integrandola con le politiche per il lavoro e la crescita economica, ma anche con la tutela dell’ambiente e lo sviluppo turistico».
L. A.
