Bentornati al podcast “La settimana di greenreport” a cura del direttore responsabile Maurizio Izzo – si ascolta sul nostro sito come su tutte le principali piattaforme streaming, da Spotify in giù –, che chiude l’anno con una buona notizia: nonostante le difficoltà politiche che stanno attraversando sia la lotta alla crisi climatica sia la transizione ecologica, una delle maggiori riviste scientifiche dal mondo – la prestigiosa Science, con sede negli Usa – ha premiato “l’inarrestabile crescita delle energie rinnovabili” come svolta scientifica dell’anno.
A maggior ragione, era veramente necessaria la rinuncia alla scelta del “tutto elettrico” per le nuove auto dal 2035, come annunciato dalla Commissione europea? E quali vantaggi economici e climatici comporta questa scelta? Se lo chiede sulle nostre pagine Monica Frassoni, perché con questa mossa rischiamo di perdere la partita industriale dell’automotive oltre a quella climatica.
Anche perché la proposta della Commissione è solo il punto di partenza di un processo legislativo che coinvolgerà Stati membri e Parlamento europeo, molto permeabili alle lobby più arretrate e vicine alla destra maggioritaria. E già si sono sentite voci che ritengono che questo pacchetto sia ancora troppo ambizioso, che sia necessario diminuire di molto la percentuale di riduzione delle emissioni al 2035, aumentare lo spazio di biocarburanti e mollare condizioni e limiti.
Ma mentre sull’auto elettrica l’Europa sembra guardare all’indietro il mercato ha già scelto, magari non quello italiano ma se allarghiamo l’orizzonte al di fuori del vecchio continente vediamo che da gennaio a ottobre di questo anno il 25% delle auto vendute nel mondo è elettrico.
Nella settimana in cui il Tar della Toscana ha respinto o dichiarato inammissibili – in attesa delle sentenze definitive – i ricorsi presentati contro il rinnovo delle concessioni minerarie che sottintendono la coltivazione della geotermia in Toscana, siamo tornati nelle province interessate per vedere due interessanti applicazioni: a Sasso Pisano Vapori di Birra, il primo birrificio al mondo alimentato proprio dall’energia geotermica, e a Piancastagnaio per Floramiata, con 23 ettari di serre riscaldate con il vapore. Troverete tutto nello Speciale geotermia sulla nostra homepage.
Questo era l’ultimo appuntamento del 2025 col nostro podcast settimanale: ci prendiamo una breve pausa e torneremo lunedì 12 gennaio. Da parte del direttore e della redazione di greenreport l’augurio di buone feste, insieme alla speranza di un anno migliore.
