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Rifiuti, ecco come differenziare bene i piccoli imballaggi in alluminio

I tappi a vite delle bottiglie, i coperchi dei vasetti dello yogurt, i blister dei farmaci, le cialde del caffè o le linguette delle lattine possono essere recuperati: per facilitarne l’avvio a riciclo basta un piccolo trucco
 |  Green economy

Secondo le stime realizzate da Conai, nell’anno in corso si prevede che l’Italia riuscirà ad avviare a riciclo 53.000 tonnellate di imballaggi in alluminio, il 74,6% dell’immesso al consumo: si tratta di un risultato vitale per un Paese come il nostro  dove la produzione di alluminio si basa al 100% sul riciclo, e che nel 2018 ha consentito di evitare emissioni serra pari a 403mila tonnellate di CO2 e risparmiare energia per oltre 173mila tonnellate equivalenti di petrolio.

Gli imballaggi in alluminio infatti sono riciclabili all’infinito: lattine per bevande, scatolette e vaschette per alimenti, il foglio sottile in alluminio, bombolette spray, tubetti, tappi, chiusure e altri imballaggi ancora sono riciclabili al 100%, tanto che oggi il 75% di tutto l’alluminio prodotto da sempre nel mondo è ancora in uso. Per rendere ancora più sostenibile quest’importante fetta di economia circolare è però molto importante che ognuno faccia la propria parte, a partire dai cittadini attraverso una raccolta differenziata fatta bene, che permetta di avviare a riciclo il più alto quantitativo possibile di materiali.

A volte a fare la differenza sono piccoli ma importanti dettagli: anche le componenti più piccole degli imballaggi in alluminio – ad esempio i tappi a vite delle bottiglie, i coperchi dei vasetti dello yogurt, i blister dei farmaci, le cialde del caffè o le linguette delle lattine – vanno raccolti in modo differenziato per poter essere poi recuperati, ma rappresentano spesso un “piccolo” problema, perché gli strumenti necessari alla fase di selezione che precede il riciclo hanno difficoltà a intercettarli.

Per evitare questo inconveniente basta applicare un piccolo trucco: basta compattare e appallottolare insieme i pezzi di alluminio più piccoli e sottili, magari riunendoli all’interno di una vaschetta più grande, e il gioco è fatto.

Fare bene la raccolta differenziata, fa la differenza! Scopri di più nella nuova serie web C.s.i Toscanaqui trovi il quinto episodio: Baby Gang (raccolta differenziata elementi in alluminio).

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.