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Eletto all’unanimità come successore di Andrea Fluttero alla guida delle imprese di settore

Economia circolare, è a Paolo Barberi il nuovo presidente di Unicircular

L’appello alla politica: «Andare oltre le raccolte differenziate, servono incentivi mirati e nuovi strumenti economici e fiscali per promuovere l'utilizzo dei materiali e prodotti circolari»
 |  Green economy

L’associazione delle imprese dell’economia circolare (Fise Unicircular) ha eletto in assemblea, all’unanimità, il suo nuovo presidente: dopo Andrea Fluttero sta adesso a Paolo Barberi – direttore generale di Eco Logica 2000, azienda attiva nel riciclo di rifiuti inerti e recupero dei rifiuti non pericolosi – rappresentare la categoria per i prossimi due anni.

«Fare economia circolare oggi – dichiara nel merito Barberi – significa andare oltre le raccolte differenziate e i materiali di riciclo tradizionali con un approccio più ampio, che coinvolga nuove filiere (con priorità per i flussi più importanti sia quantitativamente che qualitativamente), non ideologico, aperto all'innovazione e alla ricerca di nuove soluzioni e che consideri le problematiche dell'intero ciclo di vita dei prodotti e delle opere. Questo vuol dire chiedere alla politica di accompagnare, particolarmente in questo momento storico, le imprese di questo settore sostenendo i loro investimenti in impianti e innovazione, anzitutto attraverso la semplificazione delle norme, delle procedure e dei controlli, quindi con incentivi mirati e nuovi strumenti economici e fiscali per promuovere l'utilizzo dei materiali e prodotti circolari».

Come dichiarano da Unicircular, altri obiettivi prioritari dell’attività associativa nei prossimi mesi saranno contribuire a far sì che i regimi di Responsabilità estesa del produttore (Epr) divengano un reale strumento a supporto dell'economia circolare; sviluppare il dialogo tra chi produce e chi “deproduce” (ovvero chi recupera materia dai rifiuti), e chi si occupa della logistica e della preparazione al riciclo; lavorare per garantire un’adeguata infrastrutturazione impiantistica a sostegno dell’economia circolare, soprattutto per la gestione delle frazioni non riciclabili.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.