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Alia e Junker insieme per spiegare come funziona la raccolta differenziata nell’Ato centro

Cecilia del Re: «Una app gratuita che ti permette di capire dove gettare il rifiuto in caso di dubbio, e che ti ricorda orari e postazioni della raccolta differenziata nel tuo Comune»
 |  Green economy

E questo dove lo butto? Da oggi per i cittadini che abitano nei 58 Comuni serviti da Alia – il gestore unico per l’igiene urbana nell’Ato Toscana centro – la risposta sarà più facile e immediata grazie all’implementazione di Junker, un’app che fornisce le informazioni corrette sul conferimento dei rifiuti secondo la normativa vigente sul territorio.

«Un servizio importante in più per tutti i cittadini dei 58 comuni serviti da Alia – dichiara la presidente dell’Ato, Cecilia del Re – Una app gratuita che ti permette di capire dove gettare il rifiuto in caso di dubbio, e che ti ricorda orari e postazioni della raccolta differenziata nel tuo Comune».

Il riconoscimento dei rifiuti da conferire funziona scansionando il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio; Junker lo riconosce grazie ad un database interno di oltre 1 milione e mezzo di prodotti e indica il bidone cui destinarlo. Se invece il prodotto scansionato non viene riconosciuto, l’utente può trasmettere alla app la foto del prodotto e ricevere la risposta in tempo reale, mentre la referenza viene aggiunta a quelle esistenti.

Consultabile in 10 lingue, Jumker permette inoltre agli utenti di trovare informazioni sul sistema di raccolta e servizio: dall’ubicazione degli ecocentri o degli ecofurgoni di Alia alla localizzazione delle postazioni stradali (interrate comprese), fino ai calendari del porta a porta o alle indicazioni per il ritiro dei rifiuti ingombranti.

«Tra pochi giorni – commenta Nicola Ciolini, neo-presidente della società pubblica – è il compleanno di Alia, che compie 4 anni. Un’azienda giovane, che sul territorio dei 58 comuni gestiti si è impegnata fin da subito per attivare sistemi di raccolta dei rifiuti rispondenti alle caratteristiche e necessità dei luoghi con l’obiettivo di valorizzare i rifiuti prodotti quotidianamente ed avviarli a riciclo. In questo contesto è evidente il valore di uno strumento innovativo, che grazie ad un click permette di accedere ad informazioni ed un percorso di educazione e sensibilizzazione nei confronti dei rifiuti e dell’ambiente, fondamentale per la messa in atto vera della sostenibilità e dell’economia circolare».

Sotto questo profilo la raccolta differenziata risulta in crescita nell’Ato Toscana centro, dove opera Alia opera come gestore unico dei servizi d’igiene urbana: gli ultimi dati certificati dall’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) mostrano che nel 2019 si è toccata quota 65,06% – il dato più elevato tra i tre Ato regionali, a fronte di una media pari a 60,15% – e dunque si è finalmente superato l’obiettivo di legge previsto per il 2012, sebbene con grande ritardo.

Nel frattempo però le ultime direttive Ue sull’economia circolare recepite dall’Italia sono però tornate a mettere in chiaro che la differenziata è uno strumento, non il fine. L’obiettivo è portare il riciclo dei rifiuti urbani ad almeno il 55% entro il 2025, al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035. In parallelo, è prevista la diminuzione dell’uso delle discariche, dove entro il 2035 dovrà essere conferito al massimo il 10% dei rifiuti urbani prodotti (il che significa al contempo che per la rimanente quota del 25% c’è il recupero energetico).

Oltre alla necessità di continuare a migliorare sul fronte della raccolta differenziata, dunque, spicca la necessità di dotarsi a valle di un’adeguata infrastruttura per valorizzare i rifiuti raccolti in primis attraverso il recupero di materia, seguito da quello di energia e infine dallo smaltimento finale (in sicurezza) di quanto non valorizzabile. Senza dimenticare che il ciclo virtuoso dell’economia circolare si chiude quando il rifiuto torna sul mercato come prodotto: se non si ri-acquista, che differenza fa?

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.