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Nell’ultimo mese le rinnovabili hanno coperto il 46% della domanda italiana di elettricità

Terna: «A livello industriale, l’indice Imcei sta tornando sopra i livelli pre-pandemia»
 |  Green economy

A maggio le rinnovabili italiane hanno garantito un contribuito centrale nel soddisfare la domanda di elettricità nazionale, coprendo il 46% della richiesta: un dato ampiamente sopra quello registrato in aprile (37%) e anche rispetto alla media 2020 (38%).

Secondo le analisi di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, anche il totale della domanda di energia elettrica continua a salire: è in crescita dell’8,5% rispetto a maggio del 2020, fortemente condizionato dalla pandemia, anche se il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura ha fatto registrare una flessione dell’1,6% rispetto al mese precedente (aprile). Nei primi cinque mesi del 2021, comunque, la domanda elettrica in Italia è già in crescita del 6,6% rispetto all’omologo periodo dello scorso anno (+7,5% in termini rettificati).

Più nel dettaglio, nel mese di maggio la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per circa l’86% con produzione nazionale e per la quota restante (14%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta (21,3 miliardi di kWh) ha registrato un calo dell’1% rispetto a maggio 2020, mentre risultano in aumento le fonti eolica (+15,1%) e fotovoltaica (+5,9%); in flessione le fonti termica (-0,4%%), geotermica (-2,9%) e idrica (-11,4%).

In assoluto i dati di maggiore crescita riguardano ancora una volta l’indice Imcei elaborato da Terna – che prende in esame e monitora in maniera diretta i consumi industriali di circa 530 clienti cosiddetti energivori, dalle industrie del cemento alla siderurgia all’alimentare – conferma anche per questo mese il ritorno sostanziale dei consumi industriali ai livelli pre-Covid: l’indice risulta in crescita del 15% rispetto a maggio 2020 e, soprattutto, del 3,5% rispetto a maggio 2019. Stavolta Terna registra inoltre una variazione congiunturale leggermente positiva (+0,3%) rispetto al mese precedente (aprile).

Redazione Greenreport

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