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In-Habit anche a Lucca con le animabili

Progetto finanziato dalla Commissione Ue trasformerà 4 città in hb innovativi per il benessere e la salute inclusivi
 |  Green economy

Il nuovo progetto Eu Horizon 2020 “INclusive Health And wellBeing In small and medium-size ciTies” (Habit), è stato presentato in tutte le città coinvolte: Lucca, Cordoba, Nitrae Riga. Ognuna di queste città ha individuato un tema specifico come base di partenza per sviluppare il progetto: l’obiettivo è che ogni cittadina possa diventare, in futuro, un esempio replicabile anche per le altre città di piccole e medie dimensioni esistenti nella stessa regione o nello stesso Paese. A Cordoba saranno replicati i tradizionali patii (cortili) del centro storico a Las Palmeras, un quartiere svantaggiato della città; a Riga verrà creato un food hub multifunzionale nell'area del mercato locale di Agenskalns. Lucca diventerà la prima smart city uomo-animale (Hum-an) in Europa e a Nitra verrà creato un paesaggio urbano multifunzionale reversibile open source lungo la pista ciclabile di 8 km che collega il quartiere di Dražovce con il centro città.

In-Habit punta a «Sperimentare soluzioni innovative per promuovere la salute e il benessere inclusivi nelle città di piccole e medie dimensioni: per far questo, ciascuna città indagherà la possibilità di mobilitare risorse esistenti, come la cultura, il patrimonio, il cibo, il rapporto uomo-animale, l’arte e l’ambiente, per farle diventare strumenti necessari per promuovere quel benessere comunitario che fa riscoprire gli spazi pubblici in un’ottica nuova. Questo è ciò che sta alla base del progetto,  attraverso la capacità di porre grande attenzione alle pari opportunità, all’equità e all’inclusione (in un’ottica GDEI: gender, diversity, equity, inclusion)».

Per raggiungere questo obiettivo, In-Habit prevede l’utilizzo di innovazioni tecnologiche e digitali, il rispetto della natura, la tutela della cultura e della socialità negli spazi pubblici urbani. Le soluzioni che nasceranno saranno, nell’arco del quinquennio 2020-2025, co-progettate e co-gestite con i cittadini.

A presentare l’iniziativa a Lucca sono stati il sindaco Alessandro Tambellini, le assessore Valentina Simi (ambiente) e Valeria Giglioli (sociale), la referente di In-Habit per l’Università di Pisa, Chiara Mariti e i referenti di Lucca CreaGiovanni Russo e Andrea Faina. Presenti anche il presidente del consiglio comunale, Francesco Battistini e il presidente della commissione consiliare politiche sociali e disabilitàPilade Ciardetti e ne è emerso che «Lucca sarà la prima città in Europa pensata su misura per favorire il rapporto tra essere umano e animale. Fra le varie iniziative in cantiere ci sono le “animabili”, percorsi urbani intelligenti dedicati agli animali e ai loro padroni, percorribili dal centro fino alle periferie. Per realizzare queste nuove infrastrutture inclusive, il Comune di Lucca ha messo in rete gli esperti dell’Università di Pisa con Lucca Crea: l’obiettivo del progetto è quello di riconsiderare la presenza e il ruolo degli animali in città, ponendoli al centro della vita quotidiana e creando nuove occasioni per vivere insieme la città. Non solo: a proposito di inclusività e attenzione ai soggetti più fragili, In-Habit permetterà di interpretare gli animali come mediatori e risorse in un’ottica assistenziale, di soccorso, di sviluppo dell’autonomia. Lucca sarà quindi la prima città europea che realizza concretamente un nuovo modo di fruire gli spazi e l’ambiente, più a misura di uomo, ma anche a misura degli animali che con l’uomo vivono a stretto contatto, attraverso un ripensamento complessivo degli spazi pubblici del futuro».

Per garantire soluzioni che funzionino davvero per le città e i loro abitanti, In-Habit metterà le persone al centro della sua strategia creando People-Public-Private-Partnerships (PPPPs) che coinvolgeranno responsabili politici, urbanisti e amministrazioni locali, imprese (sociali) e ricercatori. Per promuovere cambiamenti di mentalità e comportamenti virtuosi, per sostenere i passaggi culturali necessari, il progetto coinvolgerà bambini e giovani, minoranze culturali/etniche e sessuali, donne, anziani e disabili, per raggiungere i suoi obiettivi di inclusione e diversità. Oltre alle parti interessate in ogni città, In-Habit collaborerà anche con istituzioni e organizzazioni a livello sia europeo che internazionale.

La coordinatrice del progetto, Mar Delgado dell'Universidad de Córdoba - descrive il grande impatto del progetto come: «Un'opportunità unica per indagare come le città di piccole e medie dimensioni possano mettere in atto strategie per promuovere la salute e il benessere inclusivi integrando diverse risorse che esistono già, ma che non sono ancora state valorizzate».

In-Habit svilupperà un quadro di valutazione innovativo per analizzare la salute e il benessere inclusivi come beni comuni urbani, modelli di business sociali per fornire opportunità di sostentamento e promuovere stili di vita più sani e un'app per misurare l'impatto e stimolare il cambiamento comportamentale.

Il progetto In-Habit risponde alle lacune europee di Ricerca e Innovazione (R&I) nel soddisfare le esigenze delle città di piccole e medie dimensioni più periferiche. La maggior parte della Ricerca e Innovazione urbane in Europa si trova infatti nei paesi centrali e nordici e nelle grandi città, mentre il 65% della popolazione europea vive in città con meno di 500.000 abitanti. In-Habit lavorerà per potenziare gli aspetti che riguardano la Ricerca e Innovazione in questi centri, definendo quadri per la raccolta e la valutazione dei dati a livello locale e monitorando sia le traiettorie evolutive delle singole città sia l'impatto delle azioni politiche.

Redazione Greenreport

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