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Al via a Firenze, il corso di formazione per una rigenerazione urbana partecipata e sostenibile

Spazi Sociali, verso una progettazione ecologica e inclusiva. 5 incontri con visite esplorative di spazi riqualificati o da riqualificare
 |  Green economy

La rigenerazione ambientale non può prescindere dalla componente sociale e viceversa.  Questa l’idea alla base del nuovo corso “Spazi Sociali, verso una progettazione ecologica e inclusiva” promosso da Cesvot in collaborazione con Legambiente Toscana e Anpas Toscana.

Il percorso prevede 5 incontri a Firenze, dal 10 settembre al 5 novembre, con lo scopo di formare 30 volontari in grado di attivarsi nella rigenerazione di spazi urbani attraverso una visione e un approccio olistici, capaci di coniugare la salute dell’ecosistema con quella dei suoi esseri viventi.  Al centro degli incontri visite esplorative di spazi riqualificati o da riqualificare accompagnate da riflessioni di gruppo e palestre di progettazione, con l’obiettivo finale di insegnare strumenti analitici e progettuali secondo il metodo learning by doing.

Come dichiarato dall’Istituto Superiore della Sanità (ISS), la salute globale può essere raggiunta solo affrontando i bisogni della popolazione sulla base della relazione tra il suo benessere e la qualità dell’ambiente in cui vive. Nasce così la necessità di creare le basi culturali utili ad avviare un processo di rigenerazione in cui le azioni sociali abbiano una coerenza ecologica e le azioni eco-compatibili permettano alti livelli di inclusione sociale.

Il presidente di Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza, ha ricordato che «In ecologia tutto è interconnesso. Questo corso ha davvero l’ambizione di abbattere i muri degli specialismi che spesso si erigono tra settori, solo apparentemente distanti; in realtà, quando ci si occupa di rigenerazione urbana, la componente ambientale e territoriale non può mai essere scissa dal contesto sociale in cui si opera».

Andrea Nuti, referente politiche sociali e area internazionale di Anpas Comitato Regionale Toscano ODV, ha concluso: «Tutto quello che riguarda l’area e le dinamiche sociali è influenzato e risente dell’ambiente, inteso in senso lato, che lo circonda. Era una nostra esigenza supportare e costruire un percorso simile che unisse il tema ambientale a quello sociale, in modo da valorizzare i beni comuni e i valori civici; fattori questi che devono essere legati da robuste relazioni che purtroppo si stanno perdendo e che è nostro dovere ricostruire».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.