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L'Università di Pisa arriva in Uzbekistan, per formare i geologi di domani

Pandolfi: «La transizione ecologica non può prescindere dai geomateriali derivanti dall'estrazione mineraria, e questa non può più prescindere dalla tutela dell'ambiente naturale»
 |  Green economy

L’Università di Pisa sbarca in Uzbekistan, con un progetto di cooperazione internazionale che nel suo genere è il primo in Italia, per formare i geologi di domani necessari alla transizione ecologica.

Mentre si stanno anche delineando linee di ricerca congiunte, l’Ateneo pisano ha infatti attivato una sede a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, e in collaborazione con la University of Geological Sciences del Paese asiatico sta costruendo un corso di laurea triennale in Geologia, con 60 studentesse e studenti iscritti che stanno già frequentando l’anno propedeutico in vista della prossima immatricolazione a Unipi.

«La collaborazione tra Università di Pisa e Università dell’Uzbekistan – spiega il rettore Riccardo Zucchi – mira a promuovere l’internazionalizzazione verso uno dei principali paesi dell’Asia centrale, prima appartenente all’Unione Sovietica e oggi cuore di un’area geopolitica di interesse emergente e strategico per l’Italia e l’Ue. In questo contesto, la mission dell'Ateneo è quella di promuovere la ricerca scientifica e la formazione degli studenti coniugando attività mineraria con sostenibilità ambientale».

I profili culturali e professionali individuati devono soddisfare le richieste del mercato del lavoro uzbeko e di altre nazioni dell'Asia centrale, soprattutto nei campi della ricerca di georisorse energetiche e minerarie, ed essere dotati di competenze specifiche per collaborare efficacemente a progetti di protezione dai rischi geologici e ambientali.

«In Uzbekistan – conclude il direttore del dipartimento di Scienze della Terra, Luca Pandolfi – la Geologia è riconosciuta come scienza fondamentale per lo sviluppo del paese, in particolare per il reperimento di risorse naturali, tra cui i metalli critici necessari per la transizione ecologica. L'Università di Pisa ha raccolto questo interesse in quanto i progressi nella transizione ecologica non possono prescindere dall'utilizzo dei geomateriali, necessariamente derivanti dall'estrazione mineraria e questa non può più prescindere dalla tutela dell'ambiente naturale».

Redazione Greenreport

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