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Rinnovate le cariche direttive, con l’ingegnere nucleare Attilio Piattelli alla guida

Rinnovabili ed efficienza energetica, il Coordinamento Free ha un nuovo presidente

«L’Italia ha un elevatissimo potenziale e potrebbe divenire facilmente una delle nazioni leader per la transizione energetica, con indubbio beneficio anche per l’industria nazionale»
 |  Green economy

Un ingegnere nucleare alla guida del Coordinamento Free, ovvero la più grande associazione italiana nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica: è Attilio Piattelli, da oggi presidente dopo che l’assemblea generale del Coordinamento ha rinnovato le cariche direttive.

Dopo una formazione accademica nel segno dell’atomo, Piattelli lavora nel settore energetico dal 1993 e dal 2005 vira con decisione verso efficienza energetica e fonti rinnovabili: dal 2017 è vicepresidente di Italia Solare, e attualmente è presidente del gruppo SunCity.

«Sono convinto che, con la guida di Attilio Piattelli, il Coordinamento riuscirà a far superare questa fase di stallo all’Italia», afferma il presidente uscente del Coordinamento, Livio de Santoli.

Ad oggi in Italia le rinnovabili sono infatti sostanzialmente ferme. Guardando al triennio 2019-21, il nostro Paese è 22esimo in Europa per nuove installazioni, e anche nel corso dell’intero 2022 l’Italia ha installato solo 3 GW di nuovi impianti rinnovabili – il dato più basso rispetto ai principali Paesi europei, contando che la Germania è arrivata a 11, la Spagna a 6 e la Francia a 5.

Eppure, per rispettare i target di decarbonizzazione indicati dall’iniziativa europea RePowerEu, l’Italia avrebbe bisogno di circa +10 GW l’anno, in grado di creare al 2030 qualcosa come 540mila nuovi posti di lavoro.

«Il ruolo del Coordinamento Free – dichiara a caldo Piattelli (nella foto, ndr) – è quello di dare unica voce alle plurime realtà associative del mondo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per far capire a tutti, politica compresa, che la transizione energetica, oltre ad essere urgente e improrogabile come contrasto al cambiamento climatico, è auspicabile perché contribuisce a generare maggiore occupazione diffusa, a ridurre l’inquinamento atmosferico (di cui le nostre città e soprattutto la pianura padana soffrono pesantemente), a ridurre e stabilizzare i prezzi dell’energia, a generare autonomia energetica e a produrre benefici economici di sistema. In aggiunta, l’Italia ha anche un elevatissimo potenziale rinnovabile e potrebbe divenire facilmente una delle nazioni leader per la transizione energetica con indubbio beneficio anche per l’industria nazionale».

Insieme a Piattelli, a guidare il Coordinamento Free in questa nuova fase ci sarà un consiglio direttivo caratterizzato da pluralità e figure di spicco – sia ambientaliste sia industriali – a livello nazionale: Attilio Piattelli (Italia Solare) presidente; Francesco Ferrante (Kyoto Club) vicepresidente; Dario Di Santo (Fire) vicepresidente; Andrea Zaghi (Elettricità Futura); Annalisa Paniz (Aiel); Caterina Nigo (Cib); Dino Marcozzi (Motus-E); Fabio Roggiolani (Giga); Paolo Picco (Federidroelettrica); Giuseppe Bratta (La nuova energia - Distretto produttivo pugliese); Stefano Ciafani (Legambiente); Gianni Silvestrini (già presidente) ; Livio de Santoli (già presidente); G.B. Zorzoli (già presidente).

Redazione Greenreport

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