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Iren, gli azionisti approvano il bilancio e il nuovo cda che resterà in carica fino al 2027

Dal Fabbro confermato presidente: «Nel mandato appena concluso realizzati investimenti per oltre 3,1 miliardi di euro e distribuito dividendi agli azionisti per 430 milioni di euro»
 |  Green economy

Dopo il primo via libera del cda arrivato a marzo, oggi l’assemblea degli azionisti della partecipata a controllo pubblico Iren, tra le principali multiutility attive nel Paese, ha approvato il bilancio 2024 e la proposta di destinazione dell’utile di esercizio – pari a oltre 212,5 milioni di euro – così suddivisa: 10,6 mln di euro a riserva legale; 166,9 mln di euro come dividendo (pari a 0,1283 euro per azione); 34,9 mln di euro in un’apposita riserva di utili portati a nuovo.

Al contempo, l’assemblea ha nominato i nuovi componenti del cda di Iren – che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2027 –, confermando Luca Dal Fabbro come suo presidente.

Il nuovo cda è composto da: Luca Dal Fabbro, Moris Ferretti, Gianluca Bufo, Sandro Mario Biasotti, Cristina Repetto, Paola Girdinio, Francesca Culasso, Giuliana Mattiazzo, Patrizia Paglia, Elisa Rocchi, Giacomo Malmesi, Stefano Borotti, Davide Piccioli nominati dalla lista n.1 presentata da Finanziaria Sviluppo Utilities Srl a socio unico Comune di Genova, FCT Holding SpA a socio unico del Comune di Torino, Comune di Reggio Emilia e Comune di La Spezia e supportata da altri Soci pubblici e da Elisabetta Ripa e Daniele De Giovanni nominati dalla lista n.2 presentata dallo Studio Legale Trevisan e Associati per conto di numerose società di gestione di fondi di investimento.

«Sono onorato di avere l’opportunità di operare come presidente di Iren anche per i prossimi tre anni – commenta a caldo Fabbro – Il mandato appena concluso è stato ricco di sfide che il Gruppo ha saputo affrontare con successo, non solo nella prospettiva evolutiva dei nostri business ma anche fornendo risposte puntuali a problematiche dal forte impatto per i nostri stakeholders, come la crisi energetica e la crescita generalizzata dei prezzi. Il Gruppo Iren ha registrato una crescita media annua dell'8% a livello di Ebitda, ha realizzato investimenti per oltre 3,1 miliardi di euro e ha distribuito dividendi agli azionisti per 430 milioni di euro. Questi risultati, uniti al consolidamento di realtà importanti come Egea, Iren Acqua, Sei Toscana, Sienambiente, ci permettono di guardare ai prossimi anni con fiducia, seguendo il percorso tracciato nel Piano industriale che conferma il modello multi-business della società. Continueremo a lavorare con dedizione e impegno per raggiungere i nostri obiettivi, mantenendo sempre al centro i valori che ci contraddistinguono».

Nel 2024 gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 942 milioni di euro, in crescita (+0,9%) rispetto al 2023, di cui 830 milioni di euro di investimenti tecnici e 112 milioni di euro di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Egea (87 milioni di euro), al consolidamento di Sienambiente (19 milioni di euro) e all’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del nuovo impianto agrivoltaico di Rovigo (5 milioni di euro). Si segnala inoltre che il 76% degli investimenti è stata orientata a progetti di sostenibilità, in linea con le previsioni di piano industriale.

Dal punto di vista della sostenibilità, il 2024 ha segnato un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita sostenibile delineato nel piano industriale: l’intensità carbonica si attesta pari a 315 gCO2/kWh (-6%) in seguito all’incremento della produzione rinnovabile, in particolar modo idroelettrica, e al calo della produzione a gas e da WTE; la raccolta differenziata ha raggiunto complessivamente quasi il 70% in tutte le aree servite e i rifiuti inviati agli impianti di recupero materia hanno superato il milione di tonnellate (+13%), l’energia verde venduta ai clienti finali si è attesta pari a quasi 2.400 GWh (+36%) innescando, congiuntamente ai prodotti e servizi di Iren Plus, un risparmio energetico per i clienti pari a oltre 470.000 tonnellate equivalenti di petrolio (+33%). Nel corso dell’anno si è registrato l’aumento dei comuni serviti dall’attività di raccolta rifiuti che superano i 550 a valle dell’aggiudicazione dell’appalto del Consorzio Ecologico Cuneese e di quello della Provincia di Asti, l’incremento del numero dei clienti nel settore energetico pari a 2,3 milioni a fine 2024 (+5%), grazie alla strategia commerciale basata sulla valorizzazione della clientela e sull’eccellenza della customer experience. Inoltre, è proseguita l’estensione della rete di teleriscaldamento che supera i 102 milioni di metri cubi (+1,2%). Infine, le perdite idriche sono risultate pari al 31% in linea con lo scorso anno, nonostante l’ampliamento del perimetro con l’inclusione di Acquaenna, impattata nel corso dell’anno da siccità e climatica sfavorevole.

Redazione Greenreport

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